Ronaldo resta ingrato: "Grazie Inter, ma tifo Milan"

Calcio
Ronaldo tiferà Milan: ancora una pugnalata ai cuori nerazzurri
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Da ex di entrambe le squadre, il brasiliano si sbilancia prima del derby e procura un nuovo dolore ai tifosi interisti: "L'ambiente rossonero è diverso da tutti gli altri". Poi un complimento per tutti: "Quelle milanesi sono le tifoserie migliori"

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Ronaldo non ha dimenticato Milano. E lo dimostra in un'intervista a José Altafini, in cui si racconta e ricorda, da ex di Inter e Milan, i suoi derby in rossonerazzurro.

Quando giocavi nel Barcellona, l’allenatore in seconda era Josè Mourinho: l’hai conosciuto?
Sì, l’ho conosciuto bene. Era molto tranquillo. All’inizio era venuto per fare il traduttore, poi è diventato il secondo allenatore. È sempre stato molto intelligente e attento ai dettagli. Si vedeva che avrebbe avuto un futuro nel calcio.

Tutti i giocatori brasiliani che hanno giocato in Italia poi sono andati al Real Madrid: perché?
Il Real Madrid è una squadra in cui tutti sognano di giocare un giorno, è la squadra più grande del mondo. Io mi sono trovato molto bene a Madrid, mi hanno sostenuto benissimo, i tifosi mi hanno voluto benissimo.

Tra i tifosi europei che hai avuto, qual è stata la tifoseria più forte per te?
Sicuramente le due milanesi, sono più calde, più appassionate. In Europa si vive il calcio diversamente rispetto al Brasile, qui i tifosi cantano tutto il tempo, dall’inizio alla fine.

Adesso sei al Corinthians.
Sì, sono contentissimo perché qui i tifosi sono veramente appassionati, sono innamorati, loro cantano dall’inizio alla fine.

Ipotizziamo che tu abbia 17 anni e ci siano quattro squadre che ti vogliono e che ti danno lo stesso trattamento: Inter, Milan, Barcellona e Real Madrid. Dove vorresti andare?
È dura perché sono le quattro squadre più importanti al mondo, chiuderei gli occhi e chi viene viene (ride, ndr). Però andrei al Real Madrid, è una squadra che lavora bene, ha giocatori giovani.

Per chi tifi tu in questo momento: Inter o Milan?
Ormai sono passati tanti anni dal mio rapporto con l’Inter, rimane sempre un affetto grandissimo, però sono stato l’ultima volta al Milan, ho stretto dei rapporti incredibili, ho conosciuto benissimo tutto il club, l’ambiente del Milan è un po’ diverso da tutti gli altri. Io tifo Milan, credo.

Nel derby Milan-Inter che hai giocato con il Milan c’è stato un gesto non molto bello di Moratti nei tuoi confronti: come hai reagito?
Tranquillo, perché Moratti è sempre stato molto gentile con me, ovviamente lui è il Presidente dell’Inter e se faccio un gol contro l’Inter, come ho fatto, e poi vince l’Inter, lui è un tifoso, è innamorato del calcio, deve amministrare l’Inter.

Dopo la partita con la Lazio del 5 maggio hai pianto per rabbia o per dolore? Hai pianto anche per altre sconfitte?
Io ho pianto tantissime volte per le sconfitte, di dolore, ma soprattutto perché lo scudetto era nelle nostre mani e perderlo così fa molto male.

Potresti uguagliare il record di Pelè con tre Mondiali: ci pensi?
Ci penso, ci penso al Mondiale però molto tranquillamente. Sono consapevole che devo fare benissimo in questo semestre per aspirare ad andare ai Mondiali. Vediamo cosa può succedere.

Dunga deve decidere…
Sono problemi che tutti gli allenatori vorrebbero avere, sarà una sua scelta e speriamo che faccia la scelta migliore perché tutti i brasiliani vogliono vincere il Mondiale.

Sacrificheresti qualcosa per andare ai Mondiali?
Sto facendo sacrifici incredibili. Sto facendo sacrifici perché alla mia età, con tutti i problemi fisici che ho avuto, tutto è molto più difficile, però li sto facendo per la mia squadra e poi se tutto va bene, se mi vogliono in Nazionale, sarò a disposizione.

Vuoi mandare un messaggio ai tifosi del Milan?
In bocca al lupo a Leonardo, sta facendo molto bene, come prima esperienza da allenatore. Sono contentissimo per Ronaldinho che ha recuperato la sua allegria di giocare, è un bravissimo ragazzo, ha un talento incredibile, indiscutibile.

Ti spiace in questo momento non essere nel Milan?
No, non mi dispiace perché sono molto felice qui, però vorrei salutare tutti i tifosi milanisti e interisti, perché sono due tifoserie che mi hanno voluto molto bene e che mi hanno trattato molto bene, soprattutto in due momenti: quando giocavo nell’Inter, mi rispettavano anche i tifosi del Milan; poi quando sono andato al Milan, i tifosi dell’Inter si sono sentiti traditi, ma nello stesso tempo mi hanno rispettato.

Kakà ha detto che si diverte molto di più a giocare nel Real Madrid rispetto al Milan: anche per te era così?
Diciamo che il calcio è giocato diversamente in Spagna e in Italia: in Spagna si gioca molto più offensivo, ci sono più spazi.

Chi è più forte: la squadra dei galacticos di Ronaldo e Zidane o il Barcellona di oggi?
Loro giocano benissimo, sono contento e lo sapevo perché ho giocato con Guardiola, lui era di una classe, un talento, ero sicuro che lui avrebbe messo qualcosa del suo talento anche come allenatore.