Tessera del tifoso, dodici mesi dopo la rivoluzione

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Dall'istituzione alle proteste ultrà. Ma gli incidenti si sono effettivamente ridotti. A meno che sugli spalti non arrivino gli ultrà stranieri, come in occasione di Italia-Serbia, o la criminalità comune. TUTTE LE TAPPE DELLA STORIA

ALBUM: Tifo violento, l'altra faccia del calcio

di ALFREDO ALBERICO

Il 15 agosto 2009 entra in vigore la Tessera del tifoso, anche se il Ministero degli interni ne proroga l'introduzione alla stagione calcistica 2010-2011. La rivoluzione inizia da qui, dai dodici mesi più lunghi delle curve italiane. Il movimento ultras è in stato di agitazione, ha già organizzato assemblee e cortei. Per il governo il provvedimento fidelizza il rapporto tra tifoso e club; per chi segue e vive la partita dalla curva è una forma di schedatura.

7 febbraio 2010 – Passano poche settimane e si scatena la follia Ultrà ad Udine, dove gruppi friulani e del Napoli entrano in contatto all'apertura dei cancelli dello stadio prima della gara valevole per la 23.a giornata di A. Due sostenitori bianconeri finiti in ospedale, otto partenopei arrestati.

19 aprile 2010 - Asce, coltelli e molotov sequestrate dalla polizia prima del derby Lazio-Roma. Finiscono in manette dieci persone. Colpisce l'opinione pubblica la storia di Suad, la donna riuscita a salvarsi con i suoi due bambini dalla auto incendiata nei pressi dell'Olimpico.

26 maggio 2010
- Daniele De Rossi, centrocampista della Roma, critica la Tessera del Tifoso: "Sono contrario perché non mi piacciono le schedature. In alcuni casi servirebbe anche la tessera del poliziotto". Tra polemiche e l'indignazione delle forze dell'ordine, arrivano le scuse del giocatore. Nello stesso periodo, Antonio Manganelli, capo della Polizia, fornisce numeri incoraggianti: "Dalla morte dell'ispettore Raciti sono stati raggiunti importanti risultati: 40% di incidenti in meno". Ma ora il pericolo viene dai legami con la criminalità organizzata. E alla stazione di Napoli sassaiola tra i difosi campani e quelli dell'Atalanta.

24 luglio 2010
- Sono i giorni di un altro vertice ultras, stavolta a Catania. Quattrocento rappresentanti di una sessantina di gruppi, tra squadre di Serie A e di altre categorie, si sono riuniti per trovare una strategia per interventi di protesta comuni. Si registra una prima spaccatura: non piace la scelta dei "colleghi" interisti, che hanno detto detto sì alla Tessera del Tifoso. E c'è chi avanza l'ipotesi di uno sciopero del tifo ad oltranza.

23 agosto 2010 -
Sei giorni all'inizio del campionato di A. Arrivano i primi dati della Lega Calcio sulla tessera: 521.540 sottoscrizioni tra Serie A e B. Ma l'iniziativa trova ancora l'opposizione delle curve: "Provvedimento anti-costituzionale". Si teme il calo degli abbonamenti. E' anche il giorno di Torino-Varese, match che chiude la prima giornata del torneo cadetto: fischi nel minuto di raccoglimento per Francesco Cossiga, ottavo presidente della Repubblica italiana. E' la reazione della curva granata alla tessera del tifoso. Intanto finsisce sotto accusa un sito internet gestito da esponenti della tifoseria del Napoli: online le istruzioni per una ''perfetta'' riproduzione della tessera.

26 agosto 2010
- La protesta si trasforma in violenza: al 'Berghem fest' di Alzano lombardo, nel Bergamasco, alcuni ultrà dell'Atalanta fanno irruzione alla festa e interrompono l'intervento del ministro Maroni lanciando petardi, fumogeni e dando fuoco ad alcune auto delle forze dell'ordine parcheggiate all'esterno. Un poliziotto ferito e cinque fermati è il bilancio.

28 agosto 2010 - "Consegnato il 75% delle card", dice Maurizio Beretta, presidente della Lega Serie A, alla vigilia della nuova stagione. "Per la seconda gara si arriverà al 100%". Nonostante l'insofferenza degli ultras e i timori per le campagne abbonamenti, c'è chi registra un incremento: 20 sottoscrizioni in più a Palermo.

18 settembre 2010
- Primo bilancio a tre mesi dall'inizio dei campionati. Maroni, soddisfatto, parla di numeri positivi: "Sta andando tutto molto bene, oltre le aspettative. Abbiamo superato quota 650mila e i contrari sono solo poche frange. io non sono mai stato un ultrà e le partite le vedo da casa". Il giorno dopo, fattaccio a Livorno, in Serie B: i tifosi toscani fischiano durante il minuto di raccoglimento per ricordare il tenente Alessandro Romani caduto in Afghanistan. Per alcuni esponenti del governo la partita era da sospendere.

12 ottobre 2010
- Se la situazione nei campionati nazionali è piuttosto tranquilla, la violenza arriva dall'estero. A Genova, durante il match di qualificazione ad Euro 2012 tra Italia e Serbia, gli ultrà ospiti, guidati da Igor Bogdanov, scatenano fuori e dentro allo stadio una guerriglia. Per la Fifa è colpa dell'Italia, incapace di gestire la situazione. Il presidente Blatter: "Imparate dall'Inghilterra".

21 ottobre 2010 - A Napoli, alla vigilia della sfida di Europa League contro il Liverpool, si registra un'aggressione ai supporters inglesi e vengono sequestrate armi.

13 novembre 2010
- Nella 12.a giornata di Serie A due derby. A preoccupare non è quello di Milano, ma Palermo-Catania. Viene disposto un rafforzamento della sicurezza e l'incontro resta aperto alla tifoseria ospite dopo i disordini del 2 febbraio 2007, durante i quali perse la vita l'ispettore capo della polizia Filippo Raciti. Il monito della moglie: "Ricordate mio marito".

29 novembre 2010
- Si torna invece a parlare degli ultras Udinese, ancora una volta per un match contro il Napoli: un gruppo della Curva Nord tende un'imboscata a due poliziotti nel parcheggio dello stadio prima della gara. Scattano le indagini,. ma l'episodio mette ancora una volta in luce come gli agenti continuino ad essere un obiettivo da colpire.

29 dicembre 2010
- Montano le polemiche per la decisione di far giocare a porte chiuse il derby Lecce-Bari del 6 gennaio. Lo ha stabilito il comitato per l'ordine e la sicurezza pubblica. Nei giorni precedenti, il presidente salentino Giovanni Semeraro aveva espresso timori per un incontro molto sentito. Interviene anche Michele Emiliano, sindaco di Bari: "Garantisco io, accompagno i tifosi in tribuna". Decisione da rivedere anche per Paolo Perrone, primo cittadino di Lecce. C'è dunque chi spera ancora in un dietrofront per vedere aprirsi i cancelli del Via del Mare nel primo match del 2011. Il viaggio della tessera del tifoso ricomincia da qui, in attesa che il Viminale renda noti tutti i dati statistici della stagione in corso.

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