Gasperini mette Sneijder in attacco: aspettate a criticarci

Calcio
Il dubbio tattico di Gasperini: Sneijder a centrocampo o in attacco? Per ora in panchina (Foto Ansa)
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Sotto gli occhi di Massimo Moratti il tecnico nerazzurro ha deciso la formazione anti-Palermo. Zanetti in difesa e l'olandese in panchina: "È uno dei migliori al mondo, segnerà molto". Poi sulla difesa a 3: "Con me ha sempre funzionato"

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Sotto gli occhi di Massimo Moratti, arrivato ad Appiano Gentile per assistere alla rifinitura, Gian Piero Gasperini ha fatto fuori Wesley Sneijder dalla formazione titolare che scenderà in campo al Renzo Barbera domenica sera, nel posticipo della seconda giornata di campionato. Un'esclusione figlia del ravvicinato incontro di Champions di mercoledì con il Trabzonspor, ma che apre inevitabilmente la questione tattica che coinvolge il numero 10 olandese. "È uno dei giocatori più importanti in assoluto a livello mondiale, mi auguro sia per lui una grande stagione", spiega Gasperini. "È andato via Eto'o, ma abbiamo una rosa di attaccanti validissimi, perché io lo considero tra gli attaccanti, in caso di necessità può giocare ovunque. Siamo in tanti, possiamo trovare tante soluzioni diverse e io ho fiducia. Sneijder non può essere un problema per noi, ho fatto una scommessa con lui: ha giocato in media 25 gare segnando 4 gol, io sono convinto che quest'anno segnerà di più".

Ma comunque a Palermo Sneijder dovrebbe iniziare dalla panchina, come anche Ranocchia e Pazzini. "Ho in testa la formazione, quella che abbiamo provato in questi giorni". Capitan Zanetti giocherà nei tre della difesa con Lucio e Samuel. Davanti, invece, spazio al tridente pesante, con Forlan, Milito e Zarate. "Mauro si è presentato con grande entusiasmo, è una fortuna avere giocatori come lui con caratteristiche diverse". Ma è la difesa a tre l'argomento caldo, quello che più volte anche Massimo Moratti ha messo nel mirino. Gasperini però difende il suo lavoro: "È sempre capitato così, molte squadre non partono con questa linea. Sarebbe più opportuno di parlare di fase difensiva, oggi è più giusto parlare di difesa a 6-7-8, altrimenti si danno informazioni che non sono corrette. Questo è un modulo che mi ha dato dei risultati, è stato condiviso dai giocatori, dalle stesse tifoserie: alla fine quello che conta è il risultato. Vorrei che si iniziasse a giocare e a giudicare i fatti, avere questo ostracismo dall'inizio non è condivisibile".

Poi Gasperini torna sulla questione Forlan-Champions. "L'esclusione di Diego Forlan dalla prima fase della Champions è stata un sorpresa e anche un rammarico per non aver potuto inserire Castaignos nella lista dei convocati. Ma Forlan è un campione e sarebbe venuto all'Inter in ogni caso".

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