Roma, rabbia Luis Enrique: non sono aggrappato alla panchina

Calcio
Luis Enrique spiega comunque di godere della fiducia della società giallorossa
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L'allenatore giallorosso, in vista della sfida contro l'Inter (diretta Sky alle 20.45), si sfoga: "Sono qui solo per passione e per trasmettere le mie idee calcistiche. Mi sento totalmente sostenuto, anche se so che dipendiamo dai risultati". LE FOTO

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"Non ho intenzione di rimanere aggrappato alla panchina. Sono qui per passione e per trasmettere le mie idee calcistiche" ha detto l'allenatore della Roma, Luis Enrique, nella conferenza stampa alla vigilia della partita al Meazza con l'Inter, spiegando comunque di godere della fiducia della società.

"La settimana scorsa ho ringraziato i dirigenti per la fiducia mostrata. Mi sento totalmente sostenuto, anche se so che dipendiamo dai risultati. C'èuna relazione franca e buona, se non riterranno che io sia la persona adeguata verranno a dirmelo e risolveremo tutto rapidamente e senza problemi", ha aggiunto.

"Questa città è meravigliosa e sono contentissimo di poter vivere questa esperienza: sono contento di imparare dal calcio italiano, di imparare una nuova lingua e una nuova cultura, e vorrei poter rimanere qui almeno i due anni di contratto, ma ovviamente dipendiamo dai risultati", ha proseguito il tecnico spagnolo.

"L'Inter? Non hanno iniziato bene la stagione, ma sono una squadra di grande livello: ha vinto la Champions, ha ottimi giocatori e sarà un importante test per vedere se siamo cresciuti". Luis Enrique rispetta l'avversario di sabato e non si dilunga sui nerazzurri, sottolineando che "abbiamo già abbastanza problemi per occuparci dell'avversaria".

"Non so come giocherà, se con tre o quattro difensori. Non sappiamo la formazione di Gasperini, ma di sicuro sarà una avversaria difficile per noi e non sappiamo se riusciremo a fare meglio il nostro gioco contro di loro", ha aggiunto il tecnico. Luis Enrique ha detto anche di non essere sorpreso del balletto di nomi che già circola per sostituire Gasperini: "In Spagna succede lo stesso, è così ovunque. Nel calcio non c'è pazienza e sono i risultati che comandano: se non arrivano la fiducia cala. Ma Gasperini è un grande allenatore, lo dimostra la sua carriera".

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