Scommesse, il Gip: "Da Masiello una versione reticente"

Calcio
Il giocatore dell'Atalanta, ex Bari, Andrea Masiello è coinvolto nell'ambito dell'inchiesta del calcio scommesse (Foto Getty)
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Nel provvedimento di scarcerazione di Iacovelli si legge che il giocatore dell'Atalanta davanti agli inquirenti ha fornito una versione "reticente e giustificatoria". Emerge anche che molti giocatori del Bari erano legati al gruppo degli zingari. VIDEO

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Il giocatore dell'Atalanta, ex Bari, Andrea Masiello, davanti agli inquirenti, ha fornito una versione dal carattere "reticente e giustificatorio" del suo coinvolgimento nella vicenda calcio scommesse. Lo si legge nel provvedimento di scarcerazione dell'aiuto infermiere barese Angelo Iacovelli, emesso dal gip Guido Salvini.
Il gip Salvini rileva che, con l'interrogatorio dello stesso Iacovelli, "è stato acquisito un quadro più chiaro del carattere decisamente reticente e giustificatorio della versione fornita da Masiello, e da altri giocatori" che hanno così spostato l'attenzione "su un soggetto minore e subordinato", quale appunto l'aiuto infermiere barese.

Giocatori del Bari legati a zingari - Una "consistente parte della squadra del Bari" aveva "sistematici rapporti" con il gruppo degli zingari, capeggiato da Amir Gegic. Lo scrive il gip di Cremona Guido Salvini nello scarcerare Iacovelli. Per il gip, "appare decisamente plausibile" che Iacovelli "non sia stato promotore delle attività di manipolazione", ma sia stato utilizzato "per mettere in contatto telefonico, a seguito delle iniziative prima
di Bellavista (il cui ruolo si conferma come centrale) e poi di Carobbio, gli Zingari con i calciatori del Bari e poi accompagnando gli uomini di Gecic agli incontri con i calciatori
presso l'albergo di Bari ove si trovavano e tenendo poi in custodia parte delle somme ricevute dai giocatori".

Bellavista: mai alterato partite - L'avvocato Massimo Chiusolo, difensore dell'ex capitano del Bari, Antonio Bellavista, rende noto che lo stesso Bellavista, "nel ribadire la sua fiducia nell'attività investigativa, che consentirà di conclamare l'assenza di ogni suo eventuale collegamento, anche indiretto, con ambienti della criminalità organizzata, evidenzia che i contatti avuti con il giocatore Andrea Masiello ed il sig. Angelo Iacovelli, factotum del primo, non abbiano mai determinato l'alterazione di qualsivoglia risultato relativo ad incontri calcistici". Bellavista sottolinea "come non abbia mai operato alcuna riuscita combine afferente gli incontri della squadra del Bari e, se qualche alterazione del risultato dei suddetti match dovesse esservi stata, il Bellavista dichiara espressamente di esserne assolutamente estraneo, appartenendosi tale attività esclusivamente ad altri soggetti. L'ex capitano del Bari nega "altresì di avere mai intrattenuto contatti con i giocatori Carobbio e Gervasoni, e ciò risulta oltremodo confermato, ove ve ne fosse bisogno, dall'assoluta estraneità del Bellavista rispetto alla partita Palermo- Bari". Antonio Bellavista, prende atto del contenuto dell'ordinanza emessa dalla magistratura di Cremona nei confronti di Angelo Iacovelli e si dichiara "assolutamente sereno ed innocente in relazione agli ulteriori incontri oggetto di combine su cui avrebbe riferito, nel corso del proprio interrogatorio, il signor Iacovelli". "Resta ferma la disponibilità del sig. Antonio Bellavista ad ogni confronto o atto istruttorio con chi dovesse calunniosamente accusarlo di condotte antigiuridiche sia rispetto agli ipotizzati collegamenti con la criminalità organizzata sia con riferimento alle avvenute combine degli incontri del Bari - conclude il legale - su cui avrebbero riferito altri soggetti".

L'interrogatorio di Iacovelli -
Per il gip di Cremona, Guido Salvini, Angelo Iacovelli "ha lealmente ammesso la sua responsabilità negli episodi illeciti anche in termini di consapevolezza". Il suo coinvolgimento nella vicenda del Calcioscommesse ha origine dalla "sua disponibilità da alcuni anni nel tempo libero, gratificata dal sentirsi 'aggregato' alla squadra". Iacovelli, tra l'altro, era solito "prestare servizi, non solo in favore di Masiello ma di molti giocatori, per incombenze legate non solo alla vita della squadra durante i ritiri, le partite ma in favore delle loro esigenze personali quali le commissioni quotidiane, la custodia di chiavi, i traslochi, l'accompagnamento di parenti".