Neri, Vallone, Martini: gli atleti che fecero la Resistenza

Calcio
1931, si inaugura lo stadio di Firenze. Bruno Neri è l'unico dei calciatori a non salutare alla maniera fascista
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Oggi è il 25 aprile, 67esimo anniversario della Liberazione dall'occupazione nazifascista. A combattere nelle formazioni partigiane del Cln, al tempo, andarono anche alcuni noti sportivi. E sono spesso storie di drammatico eroismo

di Lorenzo Longhi

Schierarsi, per un campione dello sport, non è conveniente adesso; figuratevi allora. Anche in chi, tra i miti dello sport, ha o avrebbe qualcosa da dire spesso prevale la scelta del quieto vivere. E così, anche sul finire della Seconda Guerra Mondiale, era piuttosto raro imbattersi in sportivi di fama che avessero deciso di andare sui monti: in tanti hanno aspettato che il lavoro sporco lo facessero altri. Anche per questo, nel giorno del Sessantasettesimo anniversario della Liberazione, il ricordo di alcuni protagonisti dello sport, ma soprattutto di calcio e ciclismo, popolarissimi già allora, che parteciparono alla Resistenza va perpetuato.

Quelli come Alfredo Martini, che combatté col gruppo del comandante Aligi, Gino Bartali che “trasportò per la Toscana e l’ Umbria documenti e fotografie essenziali per falsificare lasciapassare da consegnare agli ebrei nascosti” (citazione dal libro La bicicletta nella Resistenza), l’ex calciatore di Vicenza, Fiorentina e Spezia Armando Frigo, conosciuto nella Brigata Stella come “Spivak”, l’aretino Andrea Guffanti, il portiere della Sarzanese Miro Luperi, Michele Moretti commissario politico della Brigata Luigi Chierici ed ex giocatore di Esperia e Chiasso. Poi Vittorio Staccione  (Staccione I), 19 presenze nel Torino anni ’20, che morì a Mauthausen, e Raf Vallone, che con il Toro vinse la Coppa Italia nel 1936 e, nelle Langhe, fu nella Resistenza con Davide Lajolo, il partigiano “Ulisse”.

Poi c'è Bruno Neri. Nella foto d'antan che accompagna questo articolo, è l'unico dei calciatori a non salutare a braccio teso i gerarchi fascisti nel giorno dell'inaugurazione dello stadio di Firenze. Era il 1931, Neri era un giocatore della Fiorentina. Vestì anche le maglie di Lucchese, Torino e della Nazionale, prima di entrare in una delle formazioni combattenti del Cln sino a diventare vicecomandante del Battaglione Ravenna: divenne il partigiano Berni. Morì sull'Appennino, in uno scontro coi nazisti, il 10 luglio 1944. Su di lui sono stati scritti libri e prodotti spettacoli teatrali. E poi c'è quella foto...