Cassano a Conte: quaquaraquà. L'allenatore: non sei da Juve

Calcio

FantAntonio replica al tecnico bianconero: "E' un quaquaraquà, non può farmi la morale...". Conte: "Non ha i requisiti che richiedo ai miei calciatori". Chiellini: "Sulla sua moralità nessun dubbio"

L'attacco di FantAntonio - "Quaquaraqua non sono io ma lui che è stato squalificato per omessa denuncia. Ho fatto tante cassanate nella mia carriera e per questo sono stato squalificato, ma se lui viene a parlare di moralità a me è finito il mondo". Così in una intervista a Sport Mediset, Antonio Cassano replica al tecnico della Juve Antonio Conte. "Con l'espressione 'soldatini' volevo semplicemente dire che sono troppo professionali e professionisti, io non lo sono mai stato. Non era mia intenzione offenderli, se se la sono presa", ha aggiunto Cassano.

La difesa di Chiellini - "La moralità del mister è da 110 e lode...". E' la risposta che una delle bandiere della Juventus Giorgio Chiellini ad Antonio Cassano nel botta e risposta indiretto con Antonio Conte. "La moralità di Conte - ha detto Chiellini - non si può mettere in dubbio".

La rettifica di Conte - "Mi sembra che il signor Cassano nella propria carriera abbia piu' volte dimostrato sul campo e fuori dal campo di non avere i requisisti richiesti dal sottoscritto". Così Antonio Conte, replica attraverso una dichiarazione messa online sul sito della società bianconera all'attaccante dell'Inter.

"Leggo con stupore le dichiarazioni rilasciate oggi dal signor Cassano, a seguito delle quali mi trovo costretto a fare alcune precisazioni - la controreplica di Conte affidata al sito della Juventus - In primo luogo, non ho mai proferito il termine moralità, della quale, tra l'altro, sono molto dotato, nonostante la squalifica per omessa denuncia sulla quale ho già espresso le mie opinioni in passato. Alla domanda su come vengano effettuate le scelte dei giocatori della Juventus - spiega Conte - ho fatto riferimento all'uomo, inteso come interprete del ruolo di calciatore in maniera professionalmente ineccepibile. Vale a dire: l'impegno, il rispetto delle regole, il rispetto dei ruoli, l'attaccamento al bene comune della squadra. Mi sembra che il signor Cassano - la 'punzecchiatura' di Conte - nella propria carriera abbia più volte dimostrato sul campo e fuori dal campo, vedi imitazioni di Capello al Real Madrid, o le corna mostrate all'arbitro Rosetti ed altri episodi, di non avere i requisisti richiesti dal sottoscritto. Inoltre altri aneddoti in tal senso ce li ha raccontati lui stesso nella sua biografia - conclude l'allenatore bianconero - Ritengo pertanto di non dover aggiungere altro, fermo restando che quando uso determinati termini, ne valuto appieno il significato letterale".