Lo strano rapporto tra la società nerazzurra e i suoi uomini simbolo. Giocatori amati, coccolati, rilanciati che finiscono col lasciare la Pinetina col broncio e senza salutare. Da Ronaldo a Sneijder, quante storie d'amore finite male
Wesley Sneijder è solo l'ultimo degli uomini simbolo dell'Inter che rischia di andarsene sbattendo la porta. Artefice almeno quanto Mourinho e Milito del "Triplete" nell'anno di grazia 2010, ora è ai margini della squadra -
Moratti: "Deve decidere Wes". Sneijder: "Ma io non firmo"
Anche Julio Cesar ha lasciato l'Inter dopo essere stato protagonista per 7 stagioni. "Vittima" del Fair Play Finanziario e di una richiesta di adeguamento del contratto che gli ha fatto preferire la Premier League. Addio (tra le lacrime) a San Siro -
Julio Cesar, la moglie saluta l'Inter: "Grazie papà Moratti"
Niente lacrime per Lucio, perno della difesa del "Triplete", sacrificato a causa dell'ingaggio importante. Il brasiliano non ci ha pensato due volte a passare alla Juventus, non proprio la scelta migliore per restare nei cuori dei tifosi nerazzurri -
Lucio: "Juve grande club. L'Inter? Spero mi rimpianga"
Ma Lucio non è certo primo a "tradire" i tifosi nerazzurri. Il più amato di tutti (finché non decise di tornare a Milano indossando la maglia "sbagliata") fu Ronaldo: 5 stagioni prima di fuggire, letteralmente, al Real Madrid
Poco dopo toccò a Vieri. Oltre 100 gol con la maglia dell'Inter in 6 anni, e pochi giorni per decidere di rescindere il contratto con i nerazzurri, passare ai rossoneri e far sanguinare ancora i cuori dei tifosi della Beneamata
Quasi un anno fa se ne andava dall'Inter anche Thiago Motta, destinazione Psg: messaggi a Moratti e lacrime chiedendo di essere ceduto -
Mercato chiuso. L'Inter saluta Thiago Motta. Arriva Palombo
Capitolo Ibrahimovic: lo svedese non è uno di quelli che si lega alla maglia, eppure confessò di essersi commosso per lo striscione dedicato al figlio dalla Nord. Dal ritiro di New York diretto a Barcellona senza ripassare da Milano per i saluti -
Dalla doppietta alla Juventus in Coppa Italia Mario Balotelli entrò nelle grazie dei nerazzurri, per poi uscirci in fretta e furia gettando a terra la maglia durante la semfinale di Champions contro il Barcellona. Rapporto rovinato e addio in estate
Anche Samuel Eto'o lasciò l'Inter dopo la Champions del 2010. Accolto come un re alla Pinetina, se ne andò senza mostrarsi ai tifosi accorsi alla tribunetta del centro nerazzurro per tributargli un ultimo saluto -
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Anche il più amato di tutti, Mourinho, lasciò l'Inter senza salutare. Prime ore del 23 maggio 2010, la squadra ha appena conquistato la Champions League e sfila a San Siro: il Vate non c'è, fuggito via dal Bernabeu su un'auto del Real Madrid -
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Anche Oriali lasciò la società nerazzurra con tono polemico: "Per me l'Inter è tutto e se si decidesse di chiudere il rapporto mi dispiacerebbe molto". Detto-fatto -
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