La classe non è acqua. Ma è l'acqua che aiuta le imprese

Giornata Mondiale dell'Acqua. Nel mondo del calcio, la pioggia ha spesso reso memorabili partite ed episodi che in una giornata di sole avrebbero perso gran parte della poesia. Lo sanno bene Maradona, Kakà, John Terry e... Calori

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2 maggio 2007. Sotto il diluvio di San Siro, il Milan di Kakà supera il Manchester in una semifinale che non verrà mai dimenticata dai tifosi rossoneri

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Il brasiliano, bagnato dalla tempesta primaverile, sembra onnipotente

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La pioggia purificatrice benedice Kakà

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Kakà segna, si abbevera, prega e porta il Milan in finale

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L'edizione successiva della Champions League si gioca a Mosca.Questa volta è il Manchester a godere sotto l'acqua

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Ai rigori, John Terry scivola e condanna alla sconfitta il suo Chelsea

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Evra e Giggs, tanto fradici quanto contenti, esultano come bambini

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Tra i gol bagnati più pesanti c'è quello di Martin Palermo al Perù, nell'ottobre 2009, che qualifica l'Argentina ai Mondiali di Sudafrica

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Maradona, all'epoca ct dell'Argentina, ringrazia così il suo attaccante (e la pioggia)

Il 14 maggio del 2000 invece viene ricordato dai tifosi laziali grazie al diluvio del Curi

La Juve annega nella fatal Perugia e i biancocelesti vincono uno scudetto in maniera incredibile

Che si vinca o che si perda, la pioggia condiziona solo parzialmente l'esito delle partite. Perché come dimostra ancora Francesco Totti, la classe non è acqua