Torino-Inter, che show all'Olimpico: finisce 3-3

Calcio
Si è chiuso sul 3-3 il posticipo dell'8.a giornata tra Torino e Inter
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IL POSTICIPO. Comincia con un pareggio in trasferta l'era di Thohir alla guida del club nerazzurro. Due volte in svantaggio, senza l'espulso Handanovic dal 5', la squadra di Mazzarri reagisce e si porta sul 3-2. Bellomo salva i granata al 90'

TORINO-INTER 3-3
21' Farnerud (T), 46' Guarin (I), 53' Immobile (T), 55' e 71' Palacio (I), 90' Bellomo (T)

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LE PAGELLE

L'Inter sfiora l'impresa, ma alla fine deve accontentarsi di un pareggio. Comincia così, con un 3-3 in trasferta, l'era Thohir alla guida del club nerazzurro. Per due volte in svantaggio, e senza Hndanovic espulso al 5', la squadra di Mazzarri dà spettacolo all'Olimpico contro il Torino nel posticipo dell'8.a giornata.


Uno show Olimpico - Nei primi cinque minuti succede di tutto. Toro vicino al vantaggio con Cerci, ma il palo salva Handanovic. Il portiere dell'Inter, poco dopo, frana sullo stesso attaccante beccando in un colpo solo rigore e cartellino rosso. Quello assegnato dall'arbitro Doveri va agli atti come il penalty numero 11 della giornata ed eguaglia un record: tanti ne furono infatti decretati nel 13° turno del campionato 1950-'51. Non è un record, ma fa comunque notizia l'errore dal dischetto del quasi infallibile Cerci (15 gol, 8 nelle utlime 9 partite). Bravo ad opporsi Carrizo, entrato al posto di Kovacic dopo l'espulsione.

La reazione - Con un uomo in meno, e un'intera partita davanti, l'Inter si prende qualche minuto per ragionare e riorganizzarsi. La reazione al 16': cross di Guarin per Taider, che da due passi non riesce a deviare in porta. Altri quattro giri di lencette e Guarin si conferma ispirato con il lancio ad innescare il movimento di Palacio e Nagatomo. Entrambi falliscono l'aggancio in area.

Farnerud sblocca, Guarin dà spettacolo
- L'Inter c'è, dunque. Eppure più i nerazzurri acquisiscono sicurezza, più Mazzarri si agita in panchina. Sarà l'istinto del tecnico navigato, o più semplicemente l'inferiorità numerica, ma i timori dell'allenatore prendono forma al 21': tocco di Cerci, Barreto prolunga di testa e pallone in area dove Farnerud supera il portiere con un preciso diagonale sinistro. Per il centrocampista svedese, campione di Germania nel 2006 con lo Stoccarda, è il primo gol in Serie A. La squadra di Ventura, oltre al vantaggio, gioca anche un buon calcio. Questo però non basta a contenere lo scatenato Guarin, che allo scadere pareggia con una spettacolare rovesciata su corner di Cambiasso. Si va negli spogliatoi sull'1-1 e con l'eco dei cori dei tifosi ospiti contro il Napoli ("Noi non siamo napoletani") ad alimentare le recenti discussioni sulla discriminazione territoriale.

La ripresa - Stavolta succede di tutto nei primi dieci minuti. In fase di possesso il modulo del Torino diventa molto offensivo, fino a trasformarsi in un 3-3-4. L'Inter si difende come può, fa densità a centrocampo, ma al 53' deve pure vedersela con la sfortuna quando Cerci conclude e il rimpallo favorisce il destro vincete di Immobile.
Non c'è tregua. Trascorrono 120'' e i nerazzurri si rimettono in carreggiata: sul traversone di Taider lisciano, nell'ordine, Guarin, Padelli e Vives. A porta vuota Palacio di testa non può sbagliare. Il 2-2 è una mazzata per la squadra di Ventura, che vede crollare le proprie certezze e subisce addirittura il ribaltone. Ancora Palacio, questa volta in spaccata, su un affondo di Belfodil. Il 3-2 però non manda al tappeto i padroni di casa, che al 90' trovano in Bellomo l'uomo della provvidenza. "Merito del mio papà che mi guarda dall'alto", dirà nel post partita il 22enne centrocampista ex Bari. Seconda partita in Serie A e coraggio da vendere nell'assumersi la responsabilità di battere la punizione che evita la clamorosa sconfitta. Eroe.