Berlusconi: l'Atalanta mi sembrava il Milan di Sacchi

Calcio

VIDEO. Lo stato d'animo insoddisfatto del presidente dopo lo 0-0 di San Siro malcelato dietro un sorriso forzato. I bergamaschi invece si sono guadagnati i complimenti "meritati" del n° 1 rossonero, come era già capitato al Sassuolo. Reja: "E' stato un gran signore"

La delusione di Silvio Berlusconi è malcelata dietro un sorriso forzato. "Ma mi state prendendo in giro?" ha risposto a chi gli domandava se si aspettasse di più dal suo Milan, fermato sullo 0-0 a San Siro da un'Atalanta che invece si è guadagnata i complimenti "meritati" del presidente rossonero, come era capitato al Sassuolo un paio di settimane orsono.

"E' un grande signore - ha raccontato Edy Reja -. Un presidente che si congratula con gli avversari dicendo 'Complimenti, sembravate il Milan di Sacchi' ha sorpreso tutti, tanto che i ragazzi si sono alzati tutti ad applaudirlo, poi ci ha ringraziato per non aver vinto". Una soddisfazione per il tecnico atalantino, che invece non ha preso bene il risultato. "E impossibile - ha detto -, non vincere una partita giocata così bene".

Cosa abbia detto invece Berlusconi nello spogliatoio del Milan, nessuno lo rivela. "Quando è entrato non c'ero, non so cos'abbia detto", ha spiegato Sinisa Mihajlovic, e come lui altri giocatori fra cui Niang. Mihajlovic sperava di arrivare alla sosta con un poker di successi ma deve accontentarsi. "Non siamo stati gli stessi di Roma. Non voglio trovare scuse ma avevamo tre giocatori importanti fuori, Alex, Bertolacci e Bonaventura. Quando non si può vincere, l'importante è non perdere. Guardiamo il lato positivo, non abbiamo preso gol e abbiamo allungato la striscia positiva", ha spiegato l'allenatore serbo, che nei minuti finali è stato espulso per un gesto di stizza.

"Ho sbagliato a calciare la bottiglia, ma ero arrabbiato con i miei giocatori, non con l'arbitro - si è difeso -. Anche perché se avessi voluto prendere il quarto uomo, l'avrei preso.... Il nostro obiettivo è andare in Champions, ma mancano ancora tante partite e parlarne adesso è inutile: bisogna pensare solo alla prossima".