LA FOTOGALLERY. Una favola dal finale tragico quella del club brasiliano, distrutto dall'incidente aereo a Medellin prima della finale di Copa Sudamericana. Tra le vittime più note Bruno Rangel e Gil, Dener e Cleber Santana oltre a Filipe Machado, ex Salernitana. Ecco gli sfortunati protagonisti della Chape
DANILO. Sopravvissuto all’impatto ma deceduto in ospedale, il portiere classe 1985 era legato alla Chapecoense dal 2013. In precedenza era stato impegnato in carriera solo in Brasile -
Disastro Chapecoense, tre calciatori sopravvissuti
GIMENEZ. Terzino destro, deceduto a 21 anni, era in squadra dal gennaio 2016. Per lui un passaggio al Botafogo e al Goias, esperienze intervallate dai sei mesi al Cianorte -
Disastro Chapecoense, tre calciatori sopravvissuti
JOSIMAR. Classe 1986, centrocampista con compiti di copertura, da gennaio militava nella “Chape”. A curriculum le stagioni con Internacional, Ponte Preta e Palmeiras oltre all’avventura saudita all’Al-Watani -
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DENER. Terzino mancino di buona qualità, 25 anni, svezzato dal Gremio e consacrato nel Coritiba. Era ritenuto tra i punti di forza della squadra a caccia del trionfo nella Copa Sudamericana -
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GIL. In prestito dal Coritiba, classe 1986, partner di Josimar in mediana. Proprio al Coritiba aveva raggiunto la maturità ed il trionfo nel Paranense del 2012, poi dal 2015 il passaggio alla Chapecoense -
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BRUNO RANGEL. Centravanti esperto, prossimo ai 35 anni, che nella “Chape” ha trovato numeri e soddisfazioni: 31 gol in altrettante gare in Serie B, 21 reti dal suo ritorno alla base dopo l’esperienza all’Al-Arabi -
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ANANIAS. In prestito dal Cruzeiro, classe 1989, jolly offensivo mancino e dai colpi ad effetto. Cresciuto nel Bahia, acquistato dal Cruzeiro che l’ha dirottato tra Palmeiras, Sport Recife e proprio Chapecoense dove si è imposto -
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MARCELO. Difensore centrale di 25 anni, un passato al Volta Redonda e al Flamengo prima dell’avventura alla “Chape” da quest’anno. Per presenze e solidità rappresentava uno degli insostituibili di Caio Junior -
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LUCAS GOMES. Classe 1990 in prestito dal Londrina, attaccante dinamico, in precedenza aveva vestito la maglia della Fluminense. Seconda punta adattabile anche sugli esterni con buoni risultati -
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WILLIAN THIEGO. Difensore centrale 30enne con un passato in Giappone e in Azerbaigian. Cresciuto nel Gremio, nel 2013 un passaggio nella Fluminense prima dell’approdo alla “Chape” nel 2015 con una buona media realizzativa (8 gol) -
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KEMPES. Punta esperta classe 1982, una chioma riconoscibile e una parentesi in Giappone come Willian Thiego. In precedenza aveva militato tra le altre con Criciuma, Portuguesa e America Mineiro -
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SERGIO MANOEL. Mediano 26enne, da sempre legato al Brasile dove iniziò nel vivaio del Nacional. Un biennio al Coritiba e tante maglie indossate prima del matrimonio con la Chapecoense nel 2016 -
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FILIPE MACHADO. Un passaggio in Italia alla Salernitana nella stagione 2009/10 (7 presenze) per il difensore brasiliano di 32 anni, altro sfortunato eroe della Chapecoense. Un giramondo con esperienze in Portogallo, Spagna, Bulgaria, Azerbaigian, Emirati Arabi e Iran -
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ARTHUR MAIA. In prestito dal Vitoria, ala classe 1992, aveva vestito in precedenza le maglie di Flamengo e Kawasaki Frontale. Jolly mancino prezioso anche a gara in corso -
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MATHEUS BITHECO. Era invece a titolo temporaneo dai tedeschi dell’Hoffenheim il jolly di 21 anni, schierabile a centrocampo come in posizione più arretrata. Era cresciuto nel vivaio del Gremio -
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CLEBER SANTANA. Forse il giocatore più conosciuto per curriculum: centrocampista classe 1981, apprezzato in Europa con Atletico Madrid e Maiorca. In patria aveva convinto vestendo le maglie di Santos, Flamengo e Avaì fino al Criciuma e alla “Chape” dal 2015 -
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TIAGUINHO. Centrocampista classe 1994, acquistato dalla Chapecoense lo scorso giugno dai connazionali del Metropolitano. In stagione aveva ottenuto 11 presenze e 1 gol nel campionato brasiliano -
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CANELA. Coetaneo di Tiaguinho, 22 anni, attaccante cresciuto nel Monte Azul prima della cessione al Botafogo. Anch’egli aveva raggiunto la Chapecoense dallo scorso giugno -
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CAIO JUNIOR. Insieme alla squadra, allo staff tecnico e ai dirigenti ha perso la vita anche l’allenatore 51enne ad un passo dalla partita più importante della carriera. Ex attaccante impegnato in Brasile e Portogallo, da allenatore si era tolto soddisfazioni in Medio Oriente prima di guidare la “Chape” da quest’anno -
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