Dal titolo alla B? Attento Ranieri, è già successo

Calcio

Domenico Motisi

Il Leicester ha conquistato la Premier League al termine di un campionato storico. L’allenatore italiano ha fatto scorte di premi ma adesso le foxes sono vicine alla zona retrocessione. Non sarebbe la prima volta che una squadra campione in carica retrocede nella stagione successiva 

Vincere premi fa sempre piacere ma se la tua squadra è campione in carica e si trova a cinque punti dalla zona retrocessione, un po’ di preoccupazione è naturale. Così non sorprende che Claudio Ranieri, allenatore del Leicester, al premio “Gianni Brera” abbia confessato che preferirebbe vincere meno premi e avere qualche punto in più in campionato.

Meno premi, più punti – Lo spettro della Premiership inizia ad aleggiare dalle parti del King Power Stadium e qualche caso storico non aiuta l’allenatore italiano. Che i vincitori del titolo retrocedano nella stagione successiva non capita spesso, ma è successo. Il Leicester, quindi, non può stare così tranquillo anche se in Champions ha brillantemente superato la fase a gironi.

Manchester City 1938 – Uno degli esempi più eclatanti arriva proprio dall’Inghilterra. Il Manchester City nel 1937 vince il campionato dopo due stagioni terminate al secondo posto. Un successo straordinario arrivato addirittura con una striscia positiva di 22 giornate e il record di gol segnati (furono oltre 100). Nel 1938, però, accade l’impensabile: i detentori del titolo, nonostante il miglior attacco in assoluto e una differenza reti con saldo positivo, retrocedono all’ultima giornata in seguito a una sconfitta che porta la squadra dal sedicesimo al ventunesimo posto. Oltre alla beffa della retrocessione da campioni in carica (unico caso, finora, in Inghilterra), arriva anche l’umiliazione: quell’anno il Manchester United viene promosso in Prima divisione.

Norimberga 1969 – Se il City del 1938 è l’unico esempio di campione inglese in carica poi retrocesso, il Norimberga del 1969 rappresenta l’unico caso tedesco. Dopo aver vinto la Bundesliga nel 1968 davanti al Werder Brema, i biancorossi allenati da Max Merkel ripartono con una rosa quasi del tutto diversa rispetto a quella che aveva trionfato. L’allenatore, credendo che i campioni in carica fossero troppo vecchi per ripetere l’impresa, cede diversi di loro e stravolge la squadra in tutti i suoi reparti. Il risultato fu disastroso: la sconfitta all’ultima giornata di campionato nel match salvezza contro il Colonia condanna il Norimberga alla seconda divisione. 

















(Max Merkel, foto Getty)



Hapoel Tel Aviv 1989 e Barry Town 2004
– Vent’anni dopo il Norimberga, tocca all’Hapoel Tel Aviv andare in Serie B con il titolo cucito sul petto. A dire il vero, a differenza del Norimberga e del Manchester City, gli israeliani avevano iniziato la stagione 1988-1989 con quattro punti di penalizzazione per via di alcuni contratti non regolamentari, ma con 12 sconfitte su 26 match disputati il play out era inevitabile. Play out che poi l’Hapoel perderà finendo in seconda serie.

Diverso il caso dei gallesi del Barry Town che dopo aver vinto il campionato nel 2003, si ritrovano in condizioni finanziarie precarie e vengono ceduti i migliori calciatori, sostituiti perlopiù da dilettanti. La squadra, in amministrazione controllata, vince solo tre partite in tutta la stagione terminando così all’ultimo posto in campionato. 

Fluminense 2013 – Il titolo vinto nel 2012 sembrava solo l’inizio di un ciclo di successi targati Fluminense. Il tricolor carioca aveva terminato la stagione con 77 punti e poteva vantare il miglior centravanti del Brasileirão, Fred. Il numero nove della nazionale verdeoro era il simbolo di una squadra che schierava, tra gli altri, grandi nomi come Deco, Lanzini, Rafel Sobis e Diego Cavalieri. Il 2013, invece, si rivela un anno disastroso per il club di Rio. Con il pareggio contro il Bahia dell’ultima giornata, la Fluminense termina il campionato in zona retrocessione che sarebbe stata di una squadra brasiliana campione in carica. Tuttavia una settimana dopo la giustizia sportiva ha inflitto alla Portuguesa una penalizzazione di quattro punti per aver schierato uno squalificato durante l’ultimo match del campionato. Per effetto di questa penalizzazione la Portuguesa è passata da 48 a 44 punti, scendendo dalla dodicesima alla diciassettesima posizione e venendo quindi retrocessa al posto del Fluminense.