
Il polso slogato di Cristiano Ronaldo (capita, guidando la Lamborghini) è solo l'ultimo della lista. Banega fu investito dalla sua auto ferma, Bent si affettò una mano preparando la cena, James si stirò cercando il telecomando della tv...

Quella di Cristiano Ronaldo e del suo polso “slogato” in Lamborghini è solo l’ultima delle storie di assurdi infortuni che spesso hanno i calciatori come protagonisti. Racconti che fanno sospettare che i veri pericoli, per loro, siano fuori dal campo di gioco -
Mal di polso, CR7 molla la Lamborghini in strada
IL TUFFO DEL PIPITA. Arriva al Napoli nell’estate 2013, sbarbato. Durante un giorno di riposo decide di fare un giro in barca a Capri, per conoscere meglio le bellezze del posto. Peccato che tuffandosi in mare non tenga conto degli scogli, che gli procurano una bella ferita al mento. Otto punti di sutura, De Laurentiis che minaccia di chiedere il risarcimento alla Regione Campania e Pipita che, da quel giorno, si fa crescere la barba per coprire la cicatrice

EMERSON PORTIERE MONDIALE. Nazionali in ritiro, il Mondiale 2002 è alle porte. Nel Brasile, si sa, regna sempre l’allegria e così l’incauto Emerson, per divertire i compagni, infila i guantoni e si piazza in porta. Gli basta un tuffo per lussarsi una spalla: salterà il Mondiale poi vinto dalla sua Nazionale

AUTO RIBELLE. Investito da un’auto. La sua. Oltretutto ferma. Sembra una barzelletta e invece è tutto vero. La ricostruzione della scena: Ever Banega, all’epoca nel Valencia, scende dalla sua auto per fare benzina presso un distributore. Dimentica di mettere il freno a mano e poco dopo si ritrova con una caviglia fratturata

PROFUMO DI GUAI. Ancora una barba di mezzo: se l’era appena fatta Santiago Canizares, ex portiere di Valencia e Real Madrid, quando una boccetta di dopobarba gli cade per terra, si rompe in mille pezzi e gli lesiona il tendine dell’alluce. Quanto basta per fargli saltare il Mondiale 2002, come Emerson

NESTA E IL VIZIO DELLA PLAY. Un tranquillo pomeriggio in ritiro, chiuso in camera. A fargli compagnia la fedele Playstation, compagna di mille ore per lui come per tanti altri giocatori. L’incallito Nesta, però, esagera, fino a compromettere il tendine del polso. Leggenda metropolitana o esilarante realtà? Il difensore, anni dopo, ha smentito, ma ancora oggi l’accostamento Nesta-Play è immediato

TV, CHE PASSIONE. Ancora più ridicolo l’infortunio occorso a David James, portiere inglese che si fece male alla schiena semplicemente allungandosi nel tentativo di agguantare il telecomando della tv. E poi dicono che lo stretching fa bene…

PANCHINE PERICOLANTI. Dalla poltrona alla panchina, cosa dire allora dell’ex-milanista Nelson Dida, che si fece male alla schiena nel febbraio 2008, durante la partita contro il Parma. Era comodamente seduto tra le riserve, quando Ancelotti lo chiamò per sostituire Kalac: infortunato alzandosi dalla panchina, portato via in barella. Un record

RIMEDI DELLA NONNA. Un’unghia nera, nel corso di una carriera intera, può capitare a qualsiasi giocatore. Peccato che per curarla Darius Vassell si sia evidentemente rivolto al dottor Quentin Tarantino… L’idea geniale dell’ex attaccante di City e Leicester fu quella di bucarsela con un trapano, e vi lasciamo immaginare dolore e conseguenze

TUFFO ASCIUTTO. Va bene che per un portiere il tuffo è un gesto quotidiano, ma da qui a sperimentarlo in una piscina semivuota… Nel maggio 2001 ci provò l’allora interista Frey, durante un weekend nella sua casa in Costa Azzurra. Solo qualche piccola ferita, ma che rischio

L’IMPORTANZA DI LEGGERE BENE. Infortunio durante il riscaldamento, quante volte è capitato. A Richard Wright, portiere dell’Everton, successe prima di una gara di FA Cup contro il Chelsea: si fece male alla caviglia deviando sopra la traversa un tiro e poi ricadendo sopra un cartello che si trovava alle sue spalle, sistemato dentro la porta. Cartello su cui c’era scritto di utilizzare le porticine provvisorie, per il riscaldamento. Poi non dire che non eri stato avvisato…