Nuovo appuntamento alla scoperta degli incredibili mutamenti di alcuni dei calciatori più famosi del recente passato: da Tino Asprilla a Stoichkov, passando per Ginola, ecco l'ottava puntata della nostra rubrica. CLICCA QUI PER VEDERE LE ALTRE GALLERY
Come sono cambiati i campioni del passato? Nella nostra nuova puntata, andiamo alla scoperta di tre campioni che hanno fatto la differenza negli anni Novanta: Asprilla, Stoichkov e Ginola, partendo dall'ex colombiano del Parma -
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Faustino Asprilla, detto Tino, è un attaccante dalla rapidità impressionante e dalla grande fantasia, in campo e fuori. Approda a Parma nel 1992, ad appena 23 anni, lasciando il segno nella squadra dei miracoli guidata da Nevio Scala. Con i gialloblu vince due Coppe Uefa, la Coppa delle Coppe, la Supercoppa Europea e la Coppa Italia. Asprilla fa parte anche della golden generation colombiana, con cui vince due bronzi in Copa America nel 1993 e nel 1995 -
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Oggi Tino è un imprenditore e uno stimato commentatore tecnico per la televisione ESPN. Oltre al calcio, gli è rimasta intatta la sua altra grande passione: le donne (Foto Instagram) -
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La forma fisica non è più quella di una volta: Asprilla, negli anni Novanta, era tra i calciatori più veloci del mondo -
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Tino ha sempre avuto una forte attrazione per il fascino femminile. A Parma il suo passaggio non è rimasto inosservato... (Foto Instagram) -
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Asprilla forma, insieme a Higuita e Valderrama, un trio di fenomeni che ha incantato la Colombia intera per oltre un decennio. Tra vecchi compagni, non si perde l'occasione di brindare... (Foto Instagram) -
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Asprilla è anche un imprenditore. Particolare l'attività dell'ex parmense, che si è lanciato nella produzione di profilattici. "Le dimensioni contano", il suo slogan. Detto da uno che, a quanto sembra, è stato tra i più dotati che si siano mai visti in uno spogliatoio di Serie A... -
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Asprilla adora cibo e vino italiano e sembra aver lasciato alle spalle i tanti guai del passato (nel 2008 venne arrestato per aver sparato con una mitragliatrice contro le forze di sicurezza). Ora può pensare solo alle sue due passioni più grandi, calcio e donne. Esattamente come 20 anni fa! (Foto Instagram) -
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David Ginola è stato senza ombra di dubbio uno dei talenti più cristallini del calcio francese. Un bad-boy a cui piacevano i dribbling e le belle donne -
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Ginola ha fatto innamorare alcune tra le tifoserie più difficili d'Europa: PSG, Newcastle, Tottenham, Aston Villa. Cruyff lo definì "il calciatore francese più forte in circolazione", ai tempi di Cantona e Zidane. In carriera gli manca la consacrazione in Nazionale, lasciata tra mille polemiche nel 1994 ad appena 27 anni -
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Oggi David Ginola è innanzitutto un miracolato. Appena 12 mesi fa, l'ex ala del Tottenham è stato vittima di un infarto -
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Il cuore di Ginola si è fermato per 8 minuti, prima di riprendere a battere. Nonostante la gravità dell'incidente, Ginola non ha subito alcun danno cerebrale: oggi vive nella sua casa nei pressi di Saint-Tropez grazie a un bypass che gli è stato applicato -
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Ginola ha avuto il malore cardiaco mentre stava giocando a golf, sport che dal momento del suo ritiro (2002) è diventato molto più che un semplice hobby -
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Ginola è stato un incallito playboy, adorato da generazioni di tifose come una rockstar. Il francese è stato sposato con Coraline per 25 anni, prima del divorzio arrivato per il tradimento di David con una giovane modella -
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Come si dice in francese genio e sregolatezza? David Ginola... -
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Prima del grave collasso cardiaco, Ginola era uno dei commentatori di punta della televisione francese per le gare di Premier League -
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Ginola è anche impegnato in varie fondazioni benefiche, per cui è anche tornato a dare spettacolo con quei suoi dribbling che fecero innamorare il pubblico francese e inglese (Foto Twitter) -
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Hristo Stoichkov aveva un nome importante, un talento sconfinato e un ego senza precedenti. "C'è un Cristo in cielo e uno in terra, che gioca a pallone", diceva di sé l'ex Pallone d'oro, che oggi appare decisamente meno in forma rispetto ai tempi del Barcellona... -
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Pescato dal Barça in Bulgaria (CSKA Sofia), Stoichkov fa parte della generazione che porta ai blaugrana la prima Coppa dei Campioni nel 1992. In Catalogna fa la storia, vincendo praticamente tutto il possibile e segnando 124 gol. Da dimenticare, invece, la sua parentesi al Parma nel 1995 -
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Oggi Stoichkov è un commentatore tecnico per la televisione e un ambasciatore del calcio nel mondo. Con il pallone ci sa ancora fare, anche se c'è qualche chilo di troppo ad appesantirlo... -
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Subito dopo il ritiro nel 2003, Stoichkov viene nominato assistente allenatore del Barcellona. L'anno successivo arriva la sua grande opportunità, ovvero quella di guidare in panchina la Nazionale bulgara, trascinata da giocatore ai Mondiali del 1994 a una straordinaria semifinale -
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L'esperienza con la Bulgaria dura solo un paio di anni a causa dei pessimi risultati. Finiscono male anche le altre avventure con Celta Vigo, Mamelodi Sundowns (Sudafrica), Liteks Loveč e CSKA Sofia -
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Il carattere irascibile di Stoichkov non gli permette di avere la diplomazia per gestire un gruppo. Meglio la carriera da opinionista, con qualche puntata in campo, nonostante le rotondità... -
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La lingua tagliente è sempre la stessa di 20 anni fa, quando ne aveva per compagni, avversari, arbitro e giornalisti. Hristo ha trovato la retta via... (Foto Twitter) -
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