Il ragazzo prodigio compirà 13 anni a novembre, ma domina già contro i più grandi. Il Borussia Dortmund se lo tiene stretto e i dubbi sulla sua effettiva età sono già stati messi a tacere
20 novembre 2004, la sua data di nascita. Youssoufa Moukoko non ha ancora tredici anni, ma fa già parlare di sé. Perché incanta e segna. E lo fa giocando con quelli più grandi di lui. Dove? In Germania, con l’Under 17 del Borussia Dortmund. Il BVB lo ha preso dal St.Pauli l’anno scorso e i suoi numeri sono impressionanti: più gol che presenze, 13 in 5 partite da quando ha esordito ad agosto nell’under 17 giallonera. Pochi giorni fa il debutto anche in Nazionale Under 16: doppietta alla seconda presenza. Gol che, se possibile, valgono doppio. Perché l’enfant prodige (o wunder kid, per dirlo alla tedesca), gioca (e segna) sempre sotto età: data la sua carta d’identità, compagni e avversari sono più grandi di lui di almeno 3 anni. Problema? Macché. Basta guardare la media gol del giovanissimo nello scorso campionato Under 15: 33 gol in 21 partite… troppo facile. La Bundesliga però può attendere: esiste un regolamento e dice che per scendere in campo al Westfalen Stadion o all'Allianz Arena bisogna prima compiere 17 anni.
"Davvero così giovane?"
Inevitabili, però le malizie e i dubbi sulla reale età di Moukoko. Superiorità troppo netta, fin troppo precoce. “E’ davvero così giovane?”, si sono chiesti da quelle parti. Youssoufa è nato in Camerun ed è stato registrato al consolato tedesco. Ci ha pensato il padre, prima di tutti, a mettere a tacere sul nascere le voci sul figlio: “Eravamo in Camerun, ma ho un certificato di nascita tedesco, registrato all’ambasciata tedesca a Yaoundé”. Insomma, niente illazioni. E nemmeno ulteriori test e verifiche ai raggi X alla dentatura o alle ossa del polso per provare scientificamente l’età del ragazzo. La conferma arriva anche dalla Federazione Tedesca, “che ha intrapreso numerosi e intensi dialoghi con il Borussia Dortmund, a vari livelli. Non ci sono dubbi circa la veridicità dell’età del giocatore”. Insomma, Moukoko può crescere sereno e continuare a segnare. Il futuro (e il presente…) è tutto suo.