Già noto per le sue posizioni pro Chavez, l'ex numero 10 del Napoli ha preso le parti del presidente (c'è chi dice dittatore) del Venezuela nella complicata situazione in cui si trova il Paese sudamericano
In un paese sull'orlo della guerra civile con l'inflazione alle stelle e una povertà sempre più dilagante, Nicolas Maduro ha trovato un nuovo sostenitore: si tratta di Diego Armando Maradona. A Caracas per giocare un'amichevole il "Pibe de oro" non ha mancato l'occasione per supportare il presidente venezuelano: "Sono venuto qui con la mia famiglia a dare il mio appoggio a Maduro" ha sostenuto l’ex numero dieci del Napoli ripreso dalle telecamere della tv di stato venezuelana. Poi ha concluso con un proclama: "Siamo tutti soldati di Maduro". L’argentino è sempre stato vicino alle posizioni del predecessore di Maduro, Hugo Chavez, lodandolo in più di un’occasione per la sua lotta contro l’imperialismo. Nota anche la sua simpatia per Fidel Castro a cui fece visita a Cuba più di una volta.
Un nuovo contratto con la tv venezuelana
A Caracas Maradona ha anche chiuso un nuovo contratto con la rete televisiva Telesur per condurre “De la mano del 10” un programma sui Mondiali di Russia 2018.
Il post pro Maduro sui social
Già l'8 agosto Maradona aveva preso posizione con un post su Facebook in favore di Maduro in cui affermava di essere chavista fino alla morte: “Quando Maduro ordina, io mi vesto da soldato per un Venezuela libero, per combattere contro l'imperialismo e quelli che tentano di impossessarsi della nostra bandiera, che è la cosa più sacra che abbiamo”.
Maduro, ex braccio destro di Chavez, è stato eletto nel 2013 presidente del Venezuela. Dopo aver perso la maggioranza in Parlamento ha esautorato l'assemblea legislativa tramite una decisione del tribunale supremo (massimo organo giuridico del paese) scatenando una serie di rivolte, acuite anche da una grave crisi economica dovuta al crollo del prezzo del petrolio. Per i suoi sostenitori Maduro è il campione del socialismo in opposizione al capitalismo delle multinazionali.