Il difensore era stato assassinato a colpi di pistola per l'autogol che secondo i criminali aveva causato l'esclusione della Colombia dai Mondiali del 1994. Oggi è stato arrestato il mandante dell'omicidio, un narcotrafficante colombiano
Fu fatale un autogol, ad Andres Escobar, il difensore colombiano che contribuì in modo decisivo all’eliminazione della sua nazionale dai Mondiali del 1994. Infatti, rientrato in Colombia fu ucciso a colpi di pistola, nel parcheggio di un bar di Medellin. Intorno a quell’omicidio tante, troppe voci, che avevano portato all’arresto della persona sbagliata. Ma 24 anni dopo, giustizia è stata fatta. E’ stato arrestato oggi Santiago Gallon Herrao, narcotrafficante nonché mandante dell’omicidio di Escobar. Tutto per un’enorme scommessa, persa per quella deviazione sfortunata che causo l’eliminazione dei sudamericani in favore degli Stati Uniti, perché non sono mai stati trovati legami tra il cartello colombiano e il giocatore. Dopo l’omicidio, gli assassini scapparono su una vettura di proprietà dei fratelli Pedro e Santiago Gallon Herrao ma questi si erano cautelati: avevano profumatamente pagato un procuratore, corrompendolo con tre milioni di dollari, affinché le indagini non riguardassero loro ma una guardia del corpo. Humberto Munoz, per l’esattezza, che fu arrestato, si addossò le colpe dell’assassinio e fu condannato a 43 anni di carcere. Ne sconterà soltanto undici, però, tornando libero nel 2005, dopo una riforma del codice penale e una sentenza decisamente controversa, che ancora fa discutere.
Il gruppo A dei Mondiali 1994
Furono proprio gli USA ad ospitare la competizione. La sfida con la Colombia era in programma alla seconda giornata, su quattro squadre ne passavano tre secondo la formula a 24 nazionali. Gli americani vinsero 2-1, passando inizialmente in vantaggio con l’autorete di Escobar; il raddoppio nella ripresa di Stewart rese inutile il gol di Valencia a tempo scaduto. Così, a passare il turno, furono Romania, Svizzera e Stati Uniti.