Ibra con la spada, Mbappé col kimono: così i calciatori diventano samurai

"Mi piace molto l'arte giapponese e ultimamente - ci ha raccontato Fabrizio - sta andando forte, in Italia ci sono parecchie mostre. E mi lascia libero di inventare". Ecco il suo Neymar, con un kimono personalizzato del Psg e la tipica posizione della mano -

Perché poi ha disegnato Firmino? "Liverpool è uno dei posti dove la mia arte è apprezzata di più, ne avevo disegnati già molti dei Reds ed è un periodo in cui si parla molto di loro. Così ho scelto il brasiliano" -

"Le cose che disegnavo prima (ci arriveremo, ndr) piacevano moltissimo negli Stati Uniti e in Asia. Così mi sono detto: perché non provare a conquistare il Giappone? Così è nato il ritratto di Podolski, che si è appena trasferito a giocare nel Vissel Kobe, squadra della J-League -

Ogni volta che segna Kylian Mbappé fissa il pubblico a braccia conserte, "per questo l'ho disegnato così: è uno di quelli che mi sono riusciti meglio, anche se mi rendo conto che la posa è un po' innaturale!", racconta Birimbelli -

Siccome il pubblico americano è molto attento alle sue opere, per la prima volta Fabrizio ha disegnato una calciatrice donna, l'icona Usa Alex Morgan, con un kimono viola dell'Orlando, la sua squadra. "Nell'arte giapponese la donna è rappresentata molto spesso. Per disegnarne uno ci metto circa una notte - spiega Birimbelli - e combatto così l'insonnia di cui soffro da anni". Ci pare un buon metodo -

Quello che ha ricevuto più "mi piace" della nuova linea è però Zlatan Ibrahimovic, dipinto in tutta la sua ferocia. Che fine fanno, questi disegni? Vengono venduti sotto forma di stampe o su magliette, tutto online -

Per provare a intercettare il pubblico giapponese, Fabrizio ha disegnato uno che a noi dice poco, ma a Tokyo è ben noto: Tomoaki Makino, difensore dell'Urawa. E nei due riquadri, che c'è scritto? "In quello a sinistra ho messo qualcosa che dovrebbe suonare come "Pupazzaro", in teoria. E in alto a destra il nome del giocatore, ma spesso mi scrivono per dirmi che dovrei correggere: non sono ancora molto pratico col giapponese" -

Il collegamento tra l'Italia e il Giappone del calcio? Prima di Nakata è stato Kazuyoshi Miura, che oggi ha 51 anni e non si è ancora ritirato, e più di vent'anni fa fece un'esperienza col Genoa. Per lui 21 presenze, un brutto infortunio e un gol nel derby di Genova -

Ma prima di buttarsi nell'arte giapponese, il "Pupazzaro" - come si fa chiamare su Instagram - era diventato famoso per i ritratti ottocenteschi dei giocatori. A partire da quelli della Roma, la squadra che tifa -

"La Premier è il campionato più seguito del mondo, il mio pubblico è sparso ovunque, quindi disegnare i giocatori del campionato inglese è il modo migliore per arrivare a tutti". Questo il "principe di Anversa" Romelu Lukaku -

Una versione elegantissima di Thierry Henry, "conte di Londra" -

George "il migliore" Best, secondo il Pupazzaro -

"Tempo fa - ci spiega Fabrizio - ho cominciato una serie sugli allenatori di Premier che è andata molto bene". Ecco "don" Antonio Conte -

Il baronetto Alex Ferguson non ha bisogno di titoli nobiliari inventati: è il "Sir" del calcio inglese -

"Il generale Arsene Wenger" nelle opere di Birimbelli -

"Il mio personaggio preferito in assoluto è Klopp. Uno con quella faccia è un soggetto perfetto, e non vedo l'ora di disegnarlo anche come samurai", racconta Fabrizio -

Don José Mourinho da Setubal, disegnato così dal Pupazzaro un anno e mezzo fa, ben prima di spostarsi sull'arte giapponese -

Ciuffo col tricolore francese, spilletta bianconera prima che passasse a Manchester: un inconfondibile Paul Pogba -

Il capitano azzurro Gigi Buffon interpretato dal Pupazzaro -

Ed ecco Fabrizio Birimbelli a Trigoria, quando consegnò a mano il ritratto a Francesco Totti: "Era quasi più imbarazzato lui di me: avevo di fronte il mio mito che è rimasto una persona davvero alla mano" -

A convocare Fabrizio a Trigoria era stato Rudiger, che su Instagram si era visto ritratto così e aveva voluto una copia del quadro. "Un ragazzo gentilissimo a cui auguro il meglio. Spesso mi scrivono i giocatori, per me è una grande gratificazione" -