Stoichkov, 52 anni per il miglior calciatore bulgaro di sempre

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52 anni per Hristo Stoichkov, indicato dall'UEFA come miglior calciatore della storia della Bulgaria. La sua carriera iniziata in patria e conclusa in America, paese che lo vide fare grandi cose nel Mondiale del 1994. Gli anni al Barcellona tra successi e litigi ed una anche una parentesi di un anno al Parma...

Dalla 'sua' Bulgaria all'America, passando per la Spagna, l'Italia e il Giappone. Classe pura esportata in tutto il mondo, un talento immenso che tutti hanno potuto apprezzare. Hristo Stoichkov è stata la massima espressione della storia del calcio bulgaro, riconosciuto anche dall'UEFA con un tributo nel giorno del sua 52° compleanno. Un talento straordinario, che non poteva non essere notato immediatamente dai grandi club di tutto il mondo. I primi calci all'Hebros, poi il trasferimento a 18 anni al CSKA Sofia: valanghe di gol in Bulgaria, addirittura 38 nella stagione 1989/1990.

Gli anni al Barcellona e la parentesi al Parma

"Voglio questo ragazzino, è un genio": con queste parole iniziò la sua avventura al Barcellona. A pronunciarle un certo Cruyff, certamente non l'ultimo arrivato. L'olandese, all'epoca, era l'allenatore blaugrana, condottiero di una squadra che dominava in Spagna e in Europa. Per Stoichkov anni ricchi di successi: cinque campionati vinti in Liga, quattro Supercoppe, due Coppe del Re, una coppa dei Campioni nel 1991/92 e la Coppa delle Coppe UEFA nel 1996/97 e due Supercoppe UEFA. Cinque anni da grande protagonista, tra gol, giocate e successi. Con un rapporto con Cruyff che, nonostante la stima calcistica, non è stato sempre idilliaco. E nel '95 ci fu la rottura definitiva, che porto Stoichkov a lasciare Barcellona per l'Italia. Tra infortuni e problemi tattici, il bulgaro però non incide in Italia. E a fine stagione ritorna proprio a Barcellona, restando in Spagna per altre due stagioni.

Dall'America... all'America

La Spagna lo ha visto diventare grande in Europa, dall'altra parte del mondo però Stoichkov ha fatto grandi cose negli Stati Uniti. A partire dal '94, quando ancora incantava con la maglia blaugrana. Con quella della Bulgaria, invece, Stoichkov faceva grandi cose nei Mondiali in USA, trascinando la sua Nazionale fino alla semifinale. Un cammino straordinario, interrotto dall'Italia di Arrigo Sacchi e Roberto Baggio, autore di una doppietta in quella partita. Stoichkov alla conquista di quell'America che poi, qualche anno dopo, lo vide trasferirsi definitivamente. Prima le parentesi in Arabia con l'Al-Nasr e in Giappone con il Kashiwa, poi i tre anni intensi a Chicago. All'inizio del nuovo millennio, con la maglia dei Fire, Stoichkov era la star della MLS. Proprio negli Stati Uniti l'ultima sua stagione, con la maglia del DC United.

Il 20 maggio la partita celebrativa

"Stoichkov è il miglior giocatore bulgaro che abbia mai visto", disse Franz Beckenbaue. "E' stato il migliore della nostra generazione, il più grande di sempre in Bulgaria. Abbiamo così tanti ricordi insieme, è un grande piacere per me aver giocato al suo fianco”, ha confermato l'ex nazionale Krasimir Balakov". E l'8 febbraio è quindi un po' festa nazionale per gli amanti del calcio in Bulgaria, 52 anni per il giocatore più forte di questo paese. In attesa dei festeggiamenti ufficiali, che avverranno qualche mese in ritardo. Il 20 maggio, infatti, ci sarà una partita celebrativa allo stadio Vasil Levski di Sofia, con tanti ospiti d'eccezione e grandi calciatori del passato che arriveranno da tutto il mondo. Da Diego Armando Maradona a Gheorghe Hagi, da Gianfranco Zola a Predrag Mijatović. Ci saranno poi Romario, Jean-Pierre Papin e Dejan Savicevic. Ed anche quel Roberto Baggio che nel 1994 gli regalò un dispiacere, spezzando in semifinale il suo sogno Mondiale negli Stati Uniti con una doppietta. Tutti per Hristo Stoichkov, 52enne rimasto nella storia del calcio bulgaro.