Calcio giovanile, Trofeo Caroli: l'Inter vince e si autogestisce

Calcio

Paolo Ghisoni

Al Trofeo Caroli di Gallipoli, nella prima giornata di gare, gli U14 nerazzurri vincono facile le prime due gare e si ripropongono come una delle grandi favorite alla vittoria finale. Un evento con la peculiarità dell'esperimento proposto da La Giovane Italia: l'autogestione in campo dei ragazzi

TROFEO CAROLI, L'EDIZIONE 2018

E' una delle nuove big che hanno sposato l’idea dell’autogestione tecnica. L'Inter di Marco Mandelli, il Mister sorridente si è perfettamente calato nella parte ("Da Milano arrivano già sms stuzzicanti da parte del nostro responsabile Samaden che scrive 'Dai Marco a posto così. Torna pure a Milano, lì se la cavano benissimo da soli...'") e veleggia a punteggio pieno nel proprio girone (E). In panchina Andrea e Cristian si completano alla perfezione: uno instancabile nelle direttive tattiche, l'altro, di poche parole, più attento a suggerire che farsi sentire. Fatto sta che contro i coetanei (finalmente introdotta l’altra novità che pareggia l'anagrafe tra club prof e dilettanti a beneficio di un confronto credibile) di Nick Bari e Accademia Sorrento filano lisci a suon di gol. Bella forza potrebbe obiettare qualcuno, ma sarebbe un giudizio fuori luogo e fuori tempo. Pure Spal e Crotone erano spacciate e si è visto come è finita.

E non è mancato il commento sciocco da parte del solito adulto protagonista: "Andate voi in prima squadra con questa formula. Tanto è uguale...". E qui capiamo quanto lavoro ci sia ancora da fare anche in queste isole felici. Dove non basta vedere i bambini divertirsi e godersi il loro spettacolo. C'è sempre da aggiungere una macchia a rovinare il vestito immacolato.

Ci riporta a più sani auspici la frase di Mister Mandelli. "Sono piacevolmente stupito. E' la mia prima volta dalla tribuna. E devo confessare che dal campo non riesci mai a notare quanto appunto si divertano. L'occhio dell’osservatore lontano dal campo ti porta a questa prima considerazione. Sul resto, ci risentiamo a fine torneo. Quando avranno fronteggiato anche le prime difficoltà senza noi ad aiutarli". Parole sante.
Quando vi diciamo che il problema del calcio italiano under non sono le professionalità. Ma chi vuole essere professore avendo una licenza elementare....