Tevez: "Con il primo stipendio ho comprato 10 case ai miei zii"

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L'attaccante argentino rivela ai microfoni della CNN come impiegò il suo primo stipendio: "Comprai 10 case ai miei zii di Fuerte Apache". Poi ritorna sulla questione Lautaro Martinez: "Le mie parole sono state decontestualizzate. Per me è un gran giocatore, sono i giornalisti che non capisco" 

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Il ritorno a casa gli ha fatto bene. Carlitos Tevez ha riabbracciato da qualche settimana il suo Boca e si è rivitalizzato, come dimostrano i tre gol già messi a segno nelle prime cinque partite. Un legame con il suo popolo che l'attaccante sottolinea spesso durante le sue interviste. Mai però, prima d'ora, aveva svelato un retroscena che certifica l'amore che prova verso la sua famiglia. "Quando sono passato al Corinthians ho ricevuto il primo grosso stipendio - racconta l'argentino alla CNN -. Con i primi soldi che ho guadagnato ho comprato 10 case a tutti i miei zii e zie del quartiere. È stato molto eccitante perché ho mandato mio padre, che è un capomastro, a comprarle e ridipingerle in modo da renderle nuove e abitabili. Abbiamo organizzato un barbecue a casa e ho consegnato le chiavi a ognuno di loro, senza che prima sapessero nulla". Nonostante la fama e il denaro gli abbiano consentito di cambiare vita, Tevez non dimentica il passato: "Fuerte Apache non mi manca perché ci vado ogni volta che posso - continua -. Ho ancora i miei amici lì, vado a giocarci un po' o a fare qualunque cosa mi venga in mente. È un quartiere che mi piace, mi porta alle mie radici, alle mie origini e tiene intatto il forte legame". L'attaccante torna poi a commentare la sua scelta di lasciare il calcio cinese. "Non si era creato questo sentimento di giocare in un altro club o in un altro paese. Aveva bisogno di uno stimolo e l'unico stimolo era il Boca. È stata una decisione saggia. Ora ho 34 anni e sto bene, ma il giorno in cui sentirò di non poter più giocare mi ritirerò senza problemi". Tevez, sebbene la concorrenza sia elevatissima, non abbandona neanche il sogno Mondiale: "Chi può dire se lo giocherò o meno è solo l'allenatore - afferma l'Apache -. Sto lavorando giorno dopo giorno per raggiungere il mio obiettivo e arrivarci con la migliore condizione possibile. Ma è il ct che deciderà. Io farò del mio meglio per arrivarci e se non dovessi riuscirci sosterrò l'Argentina come tifoso"

"Lautaro Martinez gran giocatore, mie parole decontestualizzate"

Nel corso dell'intervista Tevez fa marcia indietro poi su alcune dichiarazioni che lui stesso aveva rilasciato, poche settimane fa, a proposito di Lautaro Martinez, promesso sposo dell'Inter: "I giornalisti hanno decontestualizzato le mie parole, come sempre - aggiunge l'ex Juve -. Io apprezzo molto Lautaro perché è un grande giocatore, uno dei migliori in Argentina. L’altra volta ho solo detto che non capivo il comportamento dei giornalisti perché contro l'Olimpo giocò e non toccò palla. Però i giornalisti sono così, un giorno ti esaltano e l’altro che fai fatica dicono che non sei pronto per la Nazionale. Era questo il mio pensiero”. L'argentino infine si mostra preoccupato in vista di Boca Juniors-River Plate, finale di Supercoppa in programma il 14 marzo. "Dobbiamo stare molto attenti con le opinioni e le frasi che esprimiamo in questo momento - conclude -. Non ci importa delle persone, non ci prendiamo cura di loro e stiamo creando un mostro che non si ferma. Stiamo sbagliando a scaldare gli animi perché si parla pur sempre di una partita di calcio".