L'ex giornalista Rai si è spento a 70 anni, ad annunciare la sua scomparsa la famiglia con un post su Facebook: "Per tutti gli amici di Ignazio. Purtroppo oggi ci ha lasciati. La moglie e i figli."
Lo conoscevo da tanti anni, quando in Rai collaboravo. Lui era di quelli che andava in video, era bravo. Nei collegamenti era sempre preciso e mai prolisso, insomma uno di quelli che forse si dimenticano perché si vestiva bene e non faceva strafalcioni: quindi no personaggio. Invece personaggio lo era, eccome: con gli amici e con tutta la truppa. Divertente, simpatico, compagnone… Insomma era il collega che avresti sempre voluto in trasferta. Quando rientrai in Rai, con altro ruolo, prima caporedattore centrale e poi Direttore, Ignazio era un ottimo punto di riferimento sul calcio. Puntuale, buon procacciatore di notizie e soprattutto capace nel gestire gli altri. Il passo fu abbastanza facile e con Eugenio de Paoli, Giampiero Bellardi e Andrea Giubilo, allora ViceDirettori, decidemmo di affidare ad Ignazio la redazione Calcio. Compito complesso e difficile con mondiali europei e... il quotidiano. Ignazio è stato veramente bravo, nulla da dire. Ha gestito benissimo tutto e alla sua maniera, battute di spirito e incazzature. Uno spettacolo.
Da capo del calcio ad un letto di ospedale è stato un drammatico passaggio che si chiama Calciopoli. Accuse infamanti che, nonostante una difesa perfetta e un reintegro nei propri ruoli, ti segnano. Eccome. In maniera indelebile. Ecco cosa riesce a fare la cattiveria e l’invidia. Terribile. E’ stato un lento ed inesorabile abbandono delle serenità. Ora è finita. Dopo anni di dura battaglia, Ignazio ha ceduto o meglio ha finito di mostrare il petto verso chi ha puntato l’infame dito. Si è spento, affaticato, deluso. Ma si è anche convinto di avere attorno molti amici. Come Carlo Paris e Marco Mazzocchi, per fare due nomi, che avevano creato un bel gruppo di amici che di continuo gli scrivevano messaggi per infondergli forza e speranza. Ogni giorno un saluto e ogni sera una buonanotte. Ora la notte è scesa, rimane il buio e la tristezza per sua moglie e i suoi figl. A noi rimangono i ricordi del buon lavoro fatto da Ignazio e i mille aneddoti che ci fanno sorridere. Ciao Ignazio, ti abbraccio forte come facevamo sempre dopo le dure giornate in RAI.