Brasile, testata involontaria all'arbitro: l'incredibile espulsione di D'Alessandro
CalcioÈ accaduto in Brasile durante la sfida tra América e Internacional, squadra dove milita il trequartista argentino ribattezzato El cabezón. Ai ferri corti con l'avversario Wesley, D'Alessandro colpisce involontariamente l'arbitro con una testata. Ecco perché la sua espulsione ha dell'incredibile
Chi ricorda Andrés D'Alessandro? Nient’altro che uno dei tanti eredi (o presunti tali) di Diego Armando Maradona, leggenda dell’Albiceleste che arrivò ad esporsi così: "È il giocatore che più mi assomiglia, l’unico che mi fa divertire guardando una partita di calcio". Parole risalenti al 2002, quando il promettente trequartista argentino si affacciava al grande calcio dal River Plate, club dove era cresciuto tra numeri eccezionali e paragoni decisamente scomodi. A distanza di sedici anni, dopo le scarse fortune in Europa (Wolfsburg, Portsmouth, Real Saragozza) e un breve passaggio in patria al San Lorenzo e nel suo River Plate, D’Alessandro è diventato una bandiera dell’Internacional in Brasile. Nove le stagioni a Porto Alegre, maglia onorata attraverso 274 partite con 54 gol e 64 assist trionfando in Sudamerica (Copa Sudamericana e Libertadores). Per carità, a curriculum pesa anche la prima storica retrocessione della società, abisso colmato tornando a disputare il massimo campionato brasiliano. Lo chiamano El cabezón ("Il testone"), curiosamente non si è smentito nell’ultima uscita del Brasileiro.
Entrato in campo al minuto 62 con i compagni in svantaggio per 2-0 sul campo dell’América, il match di D’Alessandro è durato 9 minuti a causa di un episodio controverso. Colpa della lite con l’avversario Wesley, centrocampista con il quale è arrivato rapidamente ai ferri corti. La colluttazione tra i due provoca la spinta ai danni dell’arbitro Flavio Rodrigues de Souza, colpito sul volto proprio dal cabezazo del 37enne in maglia numero 10. Involontarietà non colta dal direttore di gara, che ha quindi espulso i due contendenti senza battere ciglio. Il gol nel finale di Jonathan Álvez ha solo addolcito la sconfitta dell’Internacional al 5° posto in classifica a quota 26 punti. Una sconfitta dalle tinte discutibili, ennesima vicenda censurabile nella carriera di D’Alessandro ovvero il trequartista che doveva raccogliere l’eredità dell’iconico Maradona.