Mihajlovic-Sporting, il caso arriva al Tas: "Licenziato senza giusta causa"
CalcioL'allenatore serbo chiede giustizia al Tas di Losanna dopo l'esonero da parte dello Sporting Clube a dieci giorni dalla firma del contratto: "Licenziamento senza giusta causa. Adesso farò valere in tribunale i miei diritti calpestati"
La sua avventura sulla panchina dello Sporting Clube de Portugal è durata appena 10 giorni, poi – dopo il cambio di presidenza a causa del caos che regnava nel club portoghese – Sinisa Mihajlovic è stato licenziato dai nuovi dirigenti, nonostante il contratto triennale firmato pochi giorni prima. Una vacanza pagata secondo molti, ma che ha fatto rimanere senza panchina l’allenatore serbo. Che adesso vuole giustizia per una storia davvero surreale. "Avevo accettato con grande entusiasmo, come sempre quando inizio una nuova esperienza professionale, l’offerta dello Sporting Lisbona, ma proprio perché stavolta si trattava di andare all’estero in un campionato prestigioso ma per me nuovo, durante la trattativa avevo preso tutte le informazioni e anche le precauzioni. Mai mi sarei aspettato invece che in panchina mi sarei ritrovato in un'aula di tribunale a far valere i miei diritti calpestati", racconta un deluso e arrabbiato Mihajlovic a La Gazzetta dello Sport.
"Licenziato senza giusta causa"
Una storia che adesso è finita in Tribunale: l'allenatore serbo che chiede giusta al Tas di Losanna dopo il licenziamento per giusta causa voluto dai nuovi dirigenti del club portoghese: "Confermo di essere stato licenziato senza giusta causa dallo Sporting pochi giorni prima dell'inizio del contratto che mi avrebbe legato per le prossime tre stagioni", ammette Mihajlovic. Che ripercorre poi le tappe della vicenda: “A metà giugno mi sono recato a Lisbona per trattare con i dirigenti dello Sporting il mio ingaggio e quello del mio staff. Il 18 giugno abbiamo sottoscritto un accordo triennale a partire dal 1 luglio. Pochi giorni dopo il presidente Bruno de Carvalho è stato allontanato dall’Assemblea dei Soci ed il 27 giugno il club mi ha esonerato dall’incarico sostenendo che non avessi superato il periodo di prova previsto dai regolamenti portoghesi per i contratti tra società e allenatori. Ma questa motivazione è assolutamente infondata e strumentale, visto che in quel momento il contratto non era neppure iniziato e io mi trovavo ancora in ferie in Sardegna", svela Mihajlovic.
"Caso al Tas di Losanna: farò valere i miei diritti fino in fondo"
Caso adesso in mano al Tas di Losanna: "Io e il mio staff abbiamo dato mandato allo studio del nostro legale di procedere davanti al Tas di Losanna per ottenere il risarcimento contrattualmente previsto in caso di esonero. Ieri sono state presentate tutte le carte ed è iniziato l’iter burocratico. Adesso non mi resta che aspettare, mi spiace non essere in pista: non mi era mai accaduto in 30 anni di carriera, da calciatore prima e da allenatore poi di assistere a un comportamento del genere. Ma farò valere i miei diritti, questo è certo", ha concluso Mihajlovic.