Li abbiamo visti esibirsi per tutta l'estate, per colpa della "moda" dei riti d'iniziazione. Una sedia come palco, i compagni spettatori. Adesso anche un giudice d'eccezione, che ha dato i voti alle loro prestazioni canore. Volete sapere se si salva qualcuno?
La moda è scoppiata da qualche anno e ormai non esiste calciatore che possa sottrarsi allo strano rito di iniziazione. Solitamente basta una sedia come palco, i più attrezzati hanno a disposizione anche il microfono. Poi in piedi, davanti a tutti i compagni armati di cellulare con cui immortalare la scena e consegnarla all'eternità del web, scatta l'esibizione canora dell'ultimo arrivato, pegno da pagare quando si entra in un nuovo spogliatoio. Nessuno escluso: puoi anche essere un fenomeno (con il pallone) come Cristiano Ronaldo o l'allenatore che dal giorno dopo, in quello spogliatoio, detterà legge, ma al rito della canzone non sfugge nessuno. L'ultima estate, insieme ai suoi classici tormentoni, ci ha portato così il tormento delle canzoni "rivisitate" dai calciatori-cantanti. Abbiamo sottoposto le loro esibizioni all'orecchio esperto di un giudice d'eccezione, Mara Maionchi, immaginandoli sul palco di X-Factor. Volete sapere come è andata?
Alla Juve manca il ritmo
Iniziamo dallo spogliatoio della Juventus, dove sulla sedia-palco si sono esibiti Cristiano Ronaldo e Leonardo Bonucci, a testimonianza del fatto che non c'è nessuna pietà nemmeno per chi "torna": anche lui è stato trattato da nuovo arrivato, e gli è toccato cantare. Ha scelto l'impegnativa "Generale" e il giudizio di Mara Maionchi è spietato. D'altra parte conosciamo bene la sua capacità di dire le cose senza peli sulla lingua e con il sorriso sintetizza così l'esibizione di Bonucci: "Un insulto alla canzone e a De Gregori". Non va meglio a Cristiano Ronaldo, che se non altro gode del vantaggio che nel video la sua canzone si senta poco e male. "Non ha neanche ritmo, ma fortunatamente fa il calciatore, non il cantante", riconosce Mara Maionchi. In ogni caso, sono due "no".
Ancelotti "tremendissimo", ma il Napoli fa gioco di squadra
In casa Napoli, invece, Ancelotti si cimenta con Renato Zero e "I migliori anni della nostra vita", anche se per Mara Maionchi, nella versione di Carletto, si tratta più di "una canzone non ben definita". "Tremendissimo, gli ha cambiato persino la melodia", aggiunge non riuscendo a trattenere le risate. Poi però riesce a trovare anche qualcosa di positivo: "Ci mette molta passione. Peccato che ci metta solo quella".
Se la cavano meglio i suoi ragazzi, Insigne, Hamsik e Verdi, che fanno gioco di squadra e strappano un preziosissimo "Accettabili" aiutati dal fatto di cantare in coro.
Tanto per cantare
Categoria "Quelli che cantano per divertimento". Mara Maionchi esprime un giudizio simile per Buffon, Donnarumma e Biraghi, accomunati dal fatto di cantare senza pretese, giusto per liberarsi. Il peggiore, stando ai voti finali, risulta Buffon con "Vita spericolata": "Canzone fantastica, tutti vorrebbero cantarla ma nessuno di noi è Vasco. Dire che Buffon cantava mi sembra esagerato".
Canta per divertimento anche Biraghi, new entry in Nazionale con l'aggravante di aver anche letto il testo de “Gli anni”, capolavoro degli 883. "Questo è giocare con gli amici", il giudizio tranciante di Mara Maionchi.
Boateng prova a fare il rapper
Chi si aspettava un giudizio più morbido nei confronti di Boateng, che con musica e ballo pare avere una certa dimestichezza, rimarrà deluso. Rimandato anche lui, che con il suo rap non riesce a entusiasmare la severissima Mara, nonostante un video curato nei dettagli. Dopo tanti "no", però, ecco che arriva anche il momento dell'autocritica. "Come me la cavo io?", svela Mara Maionchi, "Pessima. Sono quasi come Buffon".