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Maradona: "In Argentina si drogano in molti: io sono stato un capro espiatorio"

Calcio

Maradona, attualmente alla guida di una squadra messicana di seconda divisione, ha affrontato il tema del consumo di droga: “In Argentina c’è tanta ipocrisia. Ciò che è successo a me è servito a coprire i figli drogati di politici e dirigenti”

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Una vita fatta di eccessi, che Diego Armando Maradona si è lasciato alle spalle. Un percorso di recupero che gli ha permesso di riavvicinarsi agli effetti e di cominciare la carriera di allenatore. Attualmente, l’ex calciatore del Napoli è alla guida dei Dorados de Sinaloa, squadra di seconda divisione messicana. Il suo arrivo in uno degli ambienti dove c’è un maggiore traffico di droga è stato il pretesto per critiche e facile ironia sul suo passato. Durante un’intervista rilasciata a Infobae, l’argentino ha toccato il delicato argomento del consumo di sostanze stupefacenti diffuso in diversi ambienti. “Non penso che mi giudichino per il mio passato, ma nel mio paese c’è troppa ipocrisia. Perfino chi fa il santo e indossa il saio è pieno di cocaina. E non crediate che quest’abitudine sia diffusa solo tra le persone povere, perché non è assolutamente così. In Argentina c’è un sacco di gente che tira la cocaina e anche di ottima qualità. E lo so bene, perché l’ho sniffata con loro” ha detto Maradona.

Capro espiatorio

“Ciò che mi è accaduto è stato il pretesto per giustificare i figli drogati di deputati e di grandi imprenditori e dirigenti di azienda. Ma il tempo è galantuomo e alla fine mi darà ragione” ha proseguito El Pibe de Oro. Sul suo futuro da allenatore, Maradona non ha dato un termine definito: “Finché le ginocchia manterranno, continuerò. Poi mi farò da parte”.