
Il passaporto non mente, ma se non fosse per quello sarebbe davvero difficile crederci. Higuain, Thiago Alcantara o gli italiani Perrotta e Di Matteo: nati per caso in un altro Paese. Oppure in mezzo all'oceano

Gonzalo HIGUAIN (Francia). Il Pipita, figlio del Pipa, deve alla carriera del padre il luogo di nascita: Brest, in Francia, dove papà Jorge giocava proprio nel 1987, anno della sua unica esperienza fuori dai confini dell'Argentina

Ivan RAKITIC (Svizzera). Finalista all'ultimo Mondiale con la sua Croazia, pochi sanno che il centrocampista del Barcellona è nato in Svizzera, dove i genitori si erano rifugiati prima della guerra. La sua prima squadra? Il Basilea

THIAGO ALCANTARA (Italia). La sua carta d'identità recita "San Pietro Vernotico", in provincia di Brindisi. Lì è nato "l'italiano" Thiago, figlio di Mazinho che all'epoca giocava nel Lecce e fratello di Rafael nato in Brasile

RIO MAVUBA (nato in mare). Francese di origine congolese, ma nato nell'Oceano Atlantico, su un battello partito dall'Angola e diretto in Francia, dove i suoi genitori cercavano riparo dalla guerra. Ha giocato con la nazionale francese, rifiutando la proposta di quella del Congo

Kieran TIERNEY (Isola di Man). Tifosissimo del Celtic, dove ha iniziato la carriera e gioca tuttora, conta anche diverse presenze con la Scozia. Fino a quasi un anno di età, però, ha vissuto a Douglas, dove è nato, sull'Isola di Man

Shaun MALONEY (Malesia). Nato e cresciuto a Miri, a migliaia di chilometri dalla Scozia che scoprirà solo da bambino, fino a vestirne la maglia della nazionale da adulto

Jonathan DE GUZMAN (Canada). Madre giamaicana, padre filippino, lui è naturalizzato olandese. Con la nazionale oranje anche al Mondiale 2014, ma la sua carriera calcistica ha avuto inizio in Canada, prima di approdare in Europa a 12 anni seguendo il fratello

Dmitri PAYET (isola della Riunione). Francese a tutti gli effetti, perché Saint-Pierre, comune dell'Isola di Riunione, è terra francese. Ma in quanti sanno dove si trova? Ve lo diciamo noi: Payet è nato su un piccolo puntino nel mezzo dell'Oceano Indiano, a est del Madagascar e non lontano dalle Mauritius

Roberto DI MATTEO (Svizzera). Faceva parte della "colonia italiana" al Chelsea, ma lui in realtà era nato nel cantone di Sciaffusa, da genitori abruzzesi immigrati nella Svizzera tedesca in cerca di lavoro. A 17 anni viene convocato dalla nazionale svizzera, ma rifiuta perché ha in testa solo l'Italia. Obiettivo che raggiungerà vestendo l'Azzurro

Giuseppe ROSSI (Usa). Nato e cresciuto nel New Jersey, con il cognome più italiano che c'è. Arriva a Parma a 12 anni per inseguire un sogno, ma non ha mai smesso di girare il mondo

Clarence SEEDORF (Suriname). 87 presenze con la nazionale olandese (10° di sempre) per il campione di Paramaribo, capitale del Suriname (piccolo stato dell'America latina) da cui proviene anche Edgar Davids. Sfornano fenomeni, da quelle parti.

Raheem STERLING (Giamaica). Oggi una delle stelle dell'Inghilterra, nazionale con cui ha fatto tutta la trafila delle giovanili, ma fino a 5 anni ha vissuto in Giamaica. Poi l'approdo a Londra con la mamma e l'inizio di tutto

Patrice EVRA (Senegal). Oltre un decennio al servizio della nazionale francese, partecipando a due Mondiali e spesso con la fascia di capitano al braccio. Lui, però, la Francia l'ha scoperta solo a 3 anni, quando il padre, un diplomatico senegalese, si trasferì lì per lavoro. E il piccolo Patrice scoprì il calcio

Simone PERROTTA (Inghilterra). Nato e cresciuto fino a 5 anni vicino Manchester, per la precisione ad Ashton-under-Lyne, paese diventato celebre per aver dato i natali a tre campioni del mondo: oltre a lui, gli inglesi Jimmy Armfield e Geoff Hurst. Al trio di campioni hanno dedicato anche delle statue, nel paese

Claudio GENTILE (Libia). Da un campione del mondo con l'Italia all'altro. Ben nota la storia di Gentile, nato a Tripoli da padre siciliano e arrivato in Italia quando aveva 8 anni. Tra l'altro, le sue origini gli valsero il soprannome di Gheddafi