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Italia, Bonucci: "Italia anno zero? No, molto peggio. Con la Polonia siamo obbligati a vincere"

Calcio

Il difensore della Nazionale in conferenza stampa: "La storia dice che l'Italia non ha mai avuto un attaccante da 40 o 50 gol, negli ultimi anni ne abbiamo girati tanti. Dobbiamo ricominciare a segnare e a vincere, quando perdo o pareggio rosico e quindi conoscete il mio stato d'animo. Contro la Polonia è una partita quasi da dentro o fuori, è obbligatorio per noi arrivare al successo. Anno zero per il calcio italiano? C'è già stato un anno fa e non è cambiato niente, ci vuole una riforma importante e spero che ci sia con l'arrivo del nuovo Presidente federale"

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Non è arrivata la tanto attesa vittoria contro l'Ucraina, 1-1 a Genova nonostante il vantaggio siglato da Federico Bernardeschi. L'Italia cerca ora gol e vittoria nella fondamentale sfida in Nations League contro la Polonia. Ne ha parlato in conferenza stampa Leonardo Bonucci, che ha analizzato la situazione del calcio italiano: "Anno zero? Lo abbiamo vissuto un anno fa e non è cambiato niente, anzi le cose sono peggiorate - ha dichiarato - Mi auguro che con l'elezione del nuovo Presidente federale si cominci a rivedere qualcosa di buono. Ci vuole chiarezza e una riforma limpida che migliori il calcio italiano. Bisogna dare delle regole ferree, oggi siamo al 12 ottobre e la Viterbese, squadre che a me sta tanto cara, non ha ancora giocato. Non credo sia una cosa normale. Il presidente dovrà fare una riforma importante perché il movimento del calcio italiano riparta e ritrovi serenità. Sono tante le cose da fare nel calcio, mi auguro siano nel progetto del nuovo Presidente".

"Quando perdo o pareggio rosico..."

Bonucci oggi è il terzo marcatore in attività degli azzurri nonostante sia un difensore: "La storia della nostra Nazionale dice questo, non abbiamo mai avuto un attaccante da 40 o 50 gol – prosegue – Basti pensare che al primo posto c'è Riva che ne ha fatti 35. In questo periodo abbiamo alternato tanti attaccanti, ma è difficile trovarne uno capace di fare 20 gol in 20 partite. Mancanza di successi? A me piace vincere, quando pareggio o perdo rosico e quindi sapete tutti qual è il mio stato d'animo. Ma contro l'Ucraina ho visto una Nazionale positiva e brillante, a cui manca soltanto il gol. Questo mi rende fiducioso per il futuro".

"Contro la Polonia quasi da dentro o fuori"

Ora testa all'importante impegno contro la Polonia: "Sarà una partita difficile, che abbiamo l'obbligo di vincere – prosegue – Non è una situazione da dentro o fuori, ma poco ci manca. Retrocedere complicherebbe i nostri piani futuri come Euro 2020 e i Mondiali del 2022. Problemi in difesa? Il fatto che prendiamo sempre gol è un problema, dobbiamo riuscire a rimanere equilibrati perché anche contro l'Ucraina abbiamo preso solo due tiri in porta. Abbiamo tanti giovani da aiutare, tutti vogliamo tornare a riempire d'orgoglio la nostra gente. Barella lo vedo pronto, è già un leader nel Cagliari. E anche Bernardeschi ha avuto una crescita impressionante, lo avevo notato da avversario e ne ho avuto la certezza alla Juventus: è diventato un uomo".

"Alla Juve sono in uno stato di benessere. CR7 ti stimola"

Immancabile il capitolo sulla Juventus: "Sono tornato e fortunatamente stiamo vincendo con regolarità, quindi sto in una situazione di benessere. Per arrivare al successo non dobbiamo sottovalutare niente. Caso CR7? Sono vicende personali, non posso dire nulla. L'ho visto tranquillo e sereno, poi deciderà lui cosa fare. Ha 33 anni, 5 Palloni d'Oro e non molla di un centimetro: è da ammirare e ti stimola al massimo. Oggi i giocatori della Juventus hanno esperienza e qualità, è difficile lasciarne fuori qualcuno che sarebbe titolare in qualsiasi altra squadra. Ora stiamo intravedendo questo salto in tanti giovani".