Nel primo turno di playoff della USL Drogba segna il primo gol nel 3-0 dei suoi Phoenix contro Portland: semifinale di conference raggiunta e finale nel mirino. A fine stagione non ci sarà il rinnovo e l’ivoriano sta meditando al ritiro: sarà questo il suo ultimo gol di sempre?
Canto del cigno? Sarebbe perfetto: una punizione meravigliosa, che piega le mani del portiere ed entra in rete. Il passaporto dice 40, di anni, ma sul campo sembra tutto un bluff. Drogba gioca e segna come un tempo, ma guai a dar per certo che questo possa essere davvero il suo ultimo gol tra i professionisti. Perché? Semplice: Phoenix batte Portland 3-0 nei quarti di quei playoff di conference della USL (la seconda divisione americana) che si disputano a gara unica. Dunque semifinale raggiunta, dove si attende la vincente tra Sacramento Republic e Swope Park Rangers: è la strada verso la finale (prima di conference e poi per il titolo) dell’8 novembre, e che sarebbe allora sicuramente l’ultima partita dell’ivoriano, quantomeno in Arizona. Il contratto scade proprio a fine novembre, e l’annuncio è già stato dato: Drogba non rinnoverà. La United Soccer League gli ha dato l’addio con un tweet al suo fuoriclasse: “The King, thank you”. E lui intanto medita al ritiro definitivo.
La sua (ultima?) stagione
Resteranno allora le magie. I gol, le zampate. Quell’incornata di testa all’ultimo respiro nella finale di Monaco di Baviera poi chiusa con un calcio di rigore, ovviamente decisivo: meravigliosamente Drogba. L’ultimo capitolo è però ancora da scrivere. In stagione regolare, dove i suoi Phoenix sono finiti terzi a Ovest, appena otto partite giocate, e 23 saltate. Perché la classe sarà ancora la stessa ma il fisico, inevitabilmente, no. Il parziale? Cinque gol più un assist. Poi la perla su punizione nella prima di playoff, in quella che sarebbe potuta essere (in caso di ko) la sua ultima partita di sempre. E invece… Rete e vittoria: da titolare e da capitano. Phoenix punta tutto su di lui, e Didier non vuole certo deludere le attese.