Copa Libertadores, Superclasico senza fine: River Plate indagato per l'aggressione al pullman del Boca

Calcio
River-Boca, polemica infinita sul rinvio della finale di ritorno di Copa Libertadores

La Conmebol apre un procedimento disciplinare contro i Millonarios per verificare eventuali responsabilità del club sugli incidenti che hanno provocato il rinvio della partita. Oggi intanto si decide la nuova data per la finale di ritorno.

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Si arricchisce di un nuovo capitolo la polemica legata alla mancata disputa del Superclasico di sabato 25 novembre tra River Plate e Boca Juniors, valido per il ritorno della finale di Copa Libertadores. L'assalto al pullman del Boca all'arrivo al Monumental, che aveva causato prima rinvio di un giorno della partita e poi al suo posticipo a data da destinarsi, ha portato all'apertura di un procedimento disciplinare da parte della Conmebol nei confronti del River. Il club è così ufficialmente indagato, con l'intento di verificare le eventuali responsabilità dei Millonarios nella dinamica degli incidenti che hanno portato alla sospensione della sfida dell'anno, per l'Argentina e in tutto il Sud America. Si tratta di un atto formale, dettato dal reclamo presentato nella serata di domenica dal Boca. Al River, che in realtà rischia solo una multa o una squalifica per le prossime competizioni, sono state concesse 24 ore di tempo per stilare una relazione contenenti le prove che esulano il club da ogni responsabilità. Non è però in dubbio la disputa della partita di ritorno, quella che assegnerà la Copa Libertadores: un concetto ribadito dal presidente della Conmebol, Alejandro Dominguez. “Il risultato lo deve decidere il campo di calcio”. Intanto, però, il Mondiale per Club con avvio fissato il 18 dicembre impone di stringere i tempi per prendere una decisione su data e luogo della sfida, mentre il Boca non intende scendere in campo e chiede la vittoria a tavolino. La Conmebol è comunque orientata a stabilire una nuova data per il Superclasico, ma il verdetto della commissione disciplinare, atteso per i prossimi giorni, potrebbe cancellare in via definitiva la partita dal calendario.

Superclasico senza pace: River indagato, il presidente del Boca Angelici raggiunge Asunción

Mentre il Boca Juniors chiede che sia applicato l'articolo 18 del regolamento con vittoria a tavolino, come avvenuto a discapito degli Xeneizes nel Superclasico del 2015, quando furono squalificati a causa di un attacco con gas urticante ai giocatori del River negli spogliatoi, ad Asunción i vertici della Conmebol studiano una nuova data per la finale di ritorno. L'ultimo dei “convocati” a raggiungere il Paraguay, come riportato da Olé, è stato proprio il presidente del Boca, Daniel Angelici. Sul tavolo un incontro con il suo collega del River, Rodolfo D'Onofrio, e il numero 1 della Conmebol Dominguez per tracciare un bilancio di quanto accaduto sabato e domenica a Buenos Aires, e fissare la data possibile per lo svolgimento del match. La partita di ritorno, spiegano dall'Argentina, potrebbe giocarsi il 5, l'8 o il 9 dicembre, ma prima di quella data la commissione disciplinare dell'organismo che rappresenta il calcio sudamericano dovrà dire la sua su una richiesta del Boca. Intanto, a Buenos Aires ha rassegnato le dimissioni il capo della sicurezza della città, Martín Ocampo. Una decisione maturata dopo gli incidenti di sabato sera nei pressi dello stadio Monumental, che arriva a pochissimi giorni dal G20 in programma nella capitale argentina il 30 novembre e l'1 dicembre.