Incredibile quanto successo in una partita del campionato sudcoreano: il giovane difensore è caduto sul collo con tutto il peso del corpo, rimediando la rottura di tre vertebre cervicali oltre alla frattura del dito. Non ricorda però nulla di quanto successo
Andare oltre i propri limiti ma ... fino a un certo punto. Una lezione che avrà imparato a sue spese Lee Seung-mo, calciatore del Gwanju FC e della Nazionale sudcoreana Under 23, recente vincitrice dei Giochi Asiatici. Il difensore infatti - nel corso della sfida playoff promozione alla massima serie giocata in casa del Daejeon Citizen (persa per 1-0) - per anticipare l'avversario sulla battuta di una rimessa laterale, ha saltato appoggiandosi su di lui ed è arrivato tanto in alto da avere il tempo e lo spazio di capovolgersi in caduta. Sfortunatamente, il classe '98 è 'atterrato' sul collo con tutto il peso del corpo, procurandosi un gravissimo infortunio. I compagni di squadra e l'arbitro si sono immediatamente accorti della pericolosità della situazione e hanno chiamato lo staff medico che ha poi provveduto a trasportarlo, in barella, fuori dal campo. Il ricovero in ospedale ha fornito la diagnosi definitiva, con il ragazzo sudcoreano che si è rotto tre vertebre cervicali, oltre a rimediare la frattura di un dito e l'inattività prolungata per qualche mese. Nonostante ora sia immobilizzato, Lee Seung-mo ha reagito positivamente all'accaduto e dopo aver ricevuto la visita affettuosa dei compagni ha lasciato un messaggio su Instagram per tranquillizzare i tifosi sulle sue condizioni, affermando che l'impatto è stato più violento nelle immagini che non nelle conseguenze. Strano a dirsi, ma probabilmente questo sollievo sarà dettato dalla memoria. Il giovane calciatore, infatti, non ricorda nullo di quanto successo. “L'ultima cosa di cui si ricorda è di aver saltato, poi c’è il vuoto finché non è arrivato in ospedale - ha spiegato il suo dottore -. Quando si è svegliato, poi, ha detto che gli facevano male la schiena e la mano”. Una dimenticanza tra i suoi ricordi di cui, certamente, saprà fare a meno.