Superclásico di Libertadores a Madrid, il River annuncia il ricorso

Calcio

Ennesimo capitolo nella finale di ritorno di Copa Libertadores, epilogo che vedrà il match di ritorno a Madrid il prossimo 9 dicembre. Sanzionato dalla Conmebol per gli incidenti al Monumental, il River Plate ha fatto appello contro la multa di 400mila dollari e l'obbligo di giocare a porte chiuse per due turni nella prossima stagione. E soprattutto viene contestata la decisione di giocare la finalissima in campo neutro

RIVER-BOCA SI GIOCA IL 9 DICEMBRE A MADRID

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Non finiscono mai news e polemiche in merito al secondo atto di Copa Libertadores, finale di ritorno tra River Plate e Boca Juniors che ha finalmente trovato data e sede. Si giocherà domenica 9 dicembre alle ore 20.30 locali al Santiago Bernabeu di Madrid, decisione definitiva dopo che il Tribunale di Disciplina della Conmebol aveva rigettato il ricorso del presidente del Boca intenzionato a ottenere la vittoria per 3-0 a tavolino. I vertici degli Xeneizes avevano infatti puntato il dito contro gli incidenti nei pressi del Monumental, episodio che aveva compromesso lo svolgimento del secondo atto del Superclásico. La Conmebol ha quindi ottenuto il via libera dalla FIFA, dal Real Madrid e dalla Federcalcio spagnola che ospiterà l’attesissima partita ammettendo entrambe le tifoserie: determinanti gli ottimi rapporti tra Florentino Perez e Rodrigo D’Onofrio con Daniel Angelici, presidenti dei Millonarios e degli Xeneizes. Tramontate quindi le ipotesi Doha, Barcellona e San Paolo dopo le candidature di Asunción, Miami e la suggestiva idea Genova.

Il River Plate non ci sta: vuole giocare al Monumental

Se il Boca partirà per la Spagna nella giornata di martedì e si allenerà nel centro sportivo della nazionale spagnola, la Ciudad de Fútbol de Las Rozas, il River verrà invece ospitato dallo stesso Real Madrid nel suo centro sportivo di Valdebedas. La società biancorossa è stata inoltre multata dalla Conmebol con due giornate a porte chiuse nella prossima stagione e 400mila dollari a causa degli incidenti avvenuti nelle vicinanze del Monumental, sanzioni che hanno provocato la reazione del numero uno Rodrigo D’Onofrio. Il River Plate ha infatti diramato un comunicato nel quale fa appello contro le sanzioni e chiede di giocare la finale di ritorno di Copa Libertadores nel proprio stadio, teatro delle intemperanze dei tifosi che ne hanno provocato il rinvio. I Millonarios contestano infatti lo svantaggio oggettivo nel non disputare la gara al Monumental bensì nell’impianto neutro del Bernabeu. In attesa di ulteriori novità in merito, ecco il testo condiviso dal River attraverso i propri canali ufficiali: "Il Club Atlético River Plate informa che presenterà le proposte legali e gli appelli pertinenti in relazione a quanto è stato risolto nel giorno e nella data dalla Confederazione Calcistica Sudamericana (CONMEBOL) e dalla sua Corte di Disciplina, in relazione al cambio di sede organizzato per la partita della finale di Copa Libertadores 2018, la sanzione economica e il divieto di giocare due partite ufficiali senza il proprio pubblico".