"Ho affrontato questa malattia con lo stesso spirito che avevo da calciatore". Vialli, ospite di ‛Che tempo che fa’, racconta la sua battaglia contro il tumore: "Mi ha aiutato a diventare una persona migliore, ringrazio i tifosi per l'affetto: è stato commovente"
Gianluca Vialli, ospite in studio a ‛Che tempo che fa’, ha parlato della sua lotta contro la malattia: "Faccio fatica a dirlo ma l'esperienza del tumore, anche se sembra strano, mi ha aiutato a diventare una persona migliore. Tutti credono che io abbia affrontato la malattia con coraggio, ma la verità è che molto spesso me la sono fatta addosso. Vivere la malattia ti aiuta a vedere tutto sotto un'altra prospettiva, dai più valore alle cose, alla famiglia, devi prenderti cura di te stesso". Nel corso del programma condotto da Fabio Fazio su Rai Uno, Vialli ha presentato il suo libro ‛Goals. 98 storie + 1 per affrontare le sfide più difficili’: "L'idea di scrivere questo libro è nata con la speranza di poter dare una mano a chi come me si è trovato in situazioni difficili nella propria vita – continua Vialli –. Tutto è successo in maniera improvvisa. Ho affrontato questa malattia con lo stesso spirito che avevo da calciatore, questo mi ha aiutato molto. Da subito mi sono posto degli obiettivi a lunga scadenza: non morire prima dei miei genitori e portare le mie figlie all'altare quando si sposeranno. Poi mi sono dato invece degli obiettivi a breve scadenza: l'operazione, la degenza, la chemio, la radio e infine andare di nuovo in vacanza in Sardegna con un fisico da far vedere".
Vialli: "Ringrazio i tifosi per l'affetto, è stato commovente"
Roberto Mancini, attuale ct della Nazionale azzurra, è stato compagno di squadra di Vialli nella Sampdoria campione d’Italia: "Vedo molto bene Roberto – spiega Vialli –. Sta rigenerando tutto l'ambiente, ho visto passi avanti nelle ultime partite dell’Italia, forse gli manca un attaccante". In conclusione, Vialli ha ringraziato i tifosi che gli hanno dedicato cori e striscioni negli stadi d’Italia: "È stato bellissimo e commovente, sono passati tanti anni da quando giocavo, ma si ricordano ancora di me".