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River-Boca, Tevez: "Se vinco il Superclasico potrei ritirarmi. Non avrei niente per cui lottare"

Calcio

L’Apache, a poche ore dalla finale del secolo contro il River, ha ribadito quanto espresso già ad inizio Libertadores: “Se la vinco per la seconda volta non avrei niente per cui lottare. Ritirarmi nel momento più bello è ciò che più desidero”. Quella di Madrid potrebbe essere, dunque, la sua ultima partita

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Una vita nel Boca. Lì è cresciuto, lì ha esordito nel grande calcio. Lì è tornato dopo aver vinto trofei e segnato gol pesanti in Europa. Carlos Tevez è il simbolo del club argentino, per il quale ha rinunciato anche ai tanti soldi che la Cina gli ha offerto. All’amore non si resiste e il calore di certe partite è un miraggio in determinati paesi. A maggior ragione quando si parla di Copa Libertardores. Soprattutto se la finale della Champions sudamericana è contro il River Plate, i rivali di sempre. L’Apache, dopo le dure parole dette in mondovisione sugli incidenti dello scorso 24 novembre, è pronto a caricarsi i suoi compagni sulle spalle. E di guidarli alla vittoria in un Santiago Bernabeu dove più volte è stato protagonista. L’ultima circostanza risale al 13 maggio del 2015, quando con la maglia della Juventus pareggiò per 1-1 guadagnandosi la possibilità di giocare la finale di Berlino. Che però finì male, proprio quello che Tevez non si augura per la finale del secolo.

“Se vinco, smetto”

Quasi 80 le partite giocate con il Boca, ma questa forse sarà la più speciale. Anzi, potrebbe essere pure l’ultima: “Vincere questa coppa è quello che mi tiene concentrato. L’idea di vincerla e di ritirarmi nel momento più bello è la cosa che più desidero al mondo. Lo sogno e ci spero”. Lo disse prima dell’inizio della competizione, adesso lo ha ribadito. Se la vinco di nuovo, credo che sì, mi ritirerò – riporta Infobae - dopo una vittoria del genere, non mi resterebbe nulla per cui lottare. È il mio desiderio più grande”. Insomma, la carriera di Tevez potrebbe essere giunta veramente al capolinea. La carta d’identità dice ormai 34 anni e l’età inizia a farsi sentire. Certo, anche qualora il Boca dovesse avere la meglio nel match di Madrid, di stimoli nuovi ce ne sarebbero eccome. Uno su tutti è il Mondiale per Club, con la squadra argentina che entrerebbe nella competizione il 18 dicembre, direttamente in semifinale. Ma prima c’è da battere il River. La Spagna, ormai da qualche giorno, è più argentina che mai. Tanti i tifosi che hanno riempito le strade della città e che hanno accolto i propri beniamini. Fra i quali c’era anche Tevez, ovviamente. Che si starà gustando tutto minuto per minuto. Perché sì, di partite importanti ne ha giocate. Ma questa, che potrebbe essere anche l’ultima, forse vale un po’ di più.