Kaka: "Al Real male anche per infortuni. E Mourinho preferiva Ozil"

Calcio

Kaka, ex giocatore del Milan e del Real Madrid, racconta l’esperienza in Spagna e in particolare i rapporti con Mourinho e Cristiano Ronaldo: "CR7 un fuoriclasse ma anche una grande persona"

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In un'intervista rilasciata a 'Grande Circulo', trasmissione di SporTV, l'ex stella brasiliana ha parlato del tempo trascorso in Spagna e delle relazioni con allenatori e compagni. I quattro anni passati con la maglia del Real Madrid sono stati tutt'altro che i migliori della sua carriera non essendo riuscito ad ottenere i risultati e le soddisfazioni in cui sperava. La partenza da Madrid e il ritorno a Milano avvennero in coincidenza con l'arrivo di Carlo Ancelotti, suo mentore al Milan. Ma a decidere il futuro di Kaka non fu l'ex allenatore: "Nel 2013 quando arrivò Ancelotti, Perez aveva in mente di cambiare la squadra con l'acquisto di molti giocatori nuovi. Quando confrontai il mister chiedendo di giocare, perché ne avevo bisogno per poter andare al Mondiale, lui mi consigliò di tornare al Milan".

Il rapporto con CR7

Al Bernabeu, Kaka si è ritrovato a condividere lo spogliatoio anche con Cristiano Ronaldo: "Non è solo un fuoriclasse, ma anche una gran persona. Sempre premuroso e disponibile nei confronti di tutti i compagni. Certo, a volte può essere un pò vanitoso, ma ha sempre mantenuto un comportamento corretto. Mi ha aiutato tanto, sia in campo che con i giornalisti. Ricordo ancora un episodio che si verificò quando eravamo in ritiro a Los Angeles: in qualche modo si procurò 15 telefonini e li diede a tutto lo staff. Non ho mai avuto problemi con lui come con nessun altro compagno durante la mia carriera".

Le scelte di Mourinho

Infine, ha infine parlato del rapporto con Mourinho, che lo allenava prima dell’arrivo di Ancelotti: "Al Real il problema principale è stato la mancanza di continuità sul campo, causata soprattutto dagli infortuni. Con Mourinho ho sempre avuto buoni rapporti. Ovviamente avrei giocato molto di più, ma lui preferiva mettere Ozil. Quello che si vede sullo schermo è la stessa identica persona che ho conosciuto nella realtà. Quando si irrita ogni tanto esplode e ha delle uscite talvolta negative, ma è molto intelligente. Per le interviste è sempre preparato e sa sempre esattamente cosa dire. Non a caso ci ha portato a un trionfo in Liga e ad una semifinale di Champions".