All'Acqua Acetosa il Governo ha spiegato le linee del nuovo corso. Il sottosegretario Giorgetti rassicura: "L'amministratore delegato sarà una persona che conosce lo sport. L'Olimpiade resta un marchio del Coni". Malagò: "Avrei preferito società a parte, il nome è troppo inflazionato"
Nell'Aula Magna dell’Acqua Acetosa è stata presentata la nuova riforma del sistema sportivo italiano racchiusa nella società "Sport e Salute". Presenti al tavolo per spiegare la novità, da mesi oggetto di conflitto tra Coni e Governo, ci sono i sottosegretari Giancarlo Giorgetti e Simone Valente, il Ministro della Salute Giulia Grillo e quello dell'Istruzione Marco Bussetti. In prima fila il presidente del Coni Giovanni Malagò e il Ministro dell’Interno Matteo Salvini.
Giorgetti: "Riforma non nasce contro nessuno"
"Siamo qui per svelenire un clima che è stato alimentato dai media e che secondo me non ha motivo di fondamento. Questa riforma non nasce contro nessuno e non nasce per nessuno. Non facciamo leggi ad personam ma solo per il bene dello sport italiano" . Lo dice il sottosegretario con delega allo Sport, Giancarlo Giorgetti, spiegando al mondo dello sport la riforma del Coni al centro di preparazione olimpica 'Giulio Onesti' a Roma. "E' giusto che il governo spieghi a tutti gli attori la volontà di rinnovamento e miglioramento. Abbiamo pensato di cambiare in meglio e questa è un'occasione per confrontarci". "Nei momenti di transizione - ha aggiunto - le cose funzionano se c'è collaborazione. Ora ci incamminiamo nella fase di applicazione, sono sempre i protagonisti a fare buone le riforme. Noi ce la mettiamo tutta. Dobbiamo fare le cose in fretta ma anche bene".
Malagò: "Mi sono battuto per un nome diverso"
"Mi sono battuto per evitare questo nome che sinceramente non condivido, è molto inflazionato". Così il presidente del Coni, Giovanni Malagò, sulla denominazione 'Sport e salute' scelta dal Governo per sostituire la Coni servizi, cassaforte dello sport italiano. Malagò, durante la conferenza stampa ha ricordato poi che è in corso un "dialogo quotidiano" tra le parti "perché ci sono ancora aspetti legati al perimetro di azione del Coni" all'interno della riforma, e che segue a una prima fase in cui "c'è stato stupore e dispiacere soprattutto per aspetti formali con cui si è arrivati a questo punto, dalla mattina alla sera, senza sapere nulla". Malagò ha anche parlato della corsa all'Olimpiade 2026: "La candidatura di Stoccolma? Non sono assolutamente preoccupato, sono realista ma non solo oggi. Lo ero dal primo giorno perché conosco bene quel mondo. Il grande errore sarebbe quello di non portare rispetto a qualsiasi altra candidatura, soprattutto quella di un paese come la Svezia che non ha mai avuto olimpiadi invernali. La verità è che da qui al 24-25 giugno bisogna lavorare, come stiamo facendo". Sul rischio che la riforma possa compromettere la preparazione olimpica in vista di Tokyo 2020, il capo dello sport italiano precisa: "No, qui è molto chiaro chi fa cosa e non ci sono equivoci. Tra l'altro sull'alto livello, con i risultati che stiamo facendo, onestamente non mi sento di dire che sono preoccupato. Il mio stato d'animo? Pragmatico".
Salvini: "Italia paese migliore se punterà sullo sport"
Presente anche il vicepremier e ministro dell'Interno Matteo Salvini: "In un settore dove di solito si taglia, abbiamo fatto un investimento di civiltà, educazione e formazione di questo sono orgoglioso. E' vero che in queste settimane ci siamo scontrati, ma se se questo Paese punterà di più sullo sport di base diventeremo un paese migliore".