Un corpo è stato recuperato dal relitto dell'aereo precipitato sulla Manica con a bordo l'attaccante del Cardiff Emiliano Sala e il pilota David Ibbotson. Lo ha reso noto l'AAIB (Air Accidents Investigation Branch)
È stato recuperato il corpo individuato nel relitto dell'aereo precipitato nel Canale della Manica e sul quale erano a bordo il giocatore Emiliano Sala e il pilota David Ibbotson. "In condizioni difficili, gli uomini dell'AAIB (Air Accidents Investigation Branch) hanno recuperato con successo il cadavere precedentemente individuato tra i resti del velivolo: le famiglie sono state informate della conclusione dell'operazione". Il Piper Malibu è stato scoperto domenica al largo della costa di Alderney, nel Canale della Manica, quasi due settimane dopo la sua scomparsa. "Sfortunatamente - continua la nota dei soccorsi - i tentativi di recuperare il relitto dell'aeromobile non hanno avuto successo. Le cattive condizioni meteorologiche hanno costretto a riportare il ROV sulla nave: date le previsioni meteorologiche difficile dire quando le operazioni saranno del tutto concluse. Il corpo è attualmente portato a Portland per essere affidato alle cure del Dorset Coroner. Anche se non è stato possibile recuperare l'aereo, la lunga registrazione video effettuata dal ROV dovrebbe fornire prove preziose per le nostre indagini. Il nostro prossimo aggiornamento potrebbe essere un rapporto provvisorio, che intendiamo pubblicare entro un mese dall'incidente".
L'intervista del papà di Emiliano Sala
Il papa di Emiliano Sala ha rilasciato un'intervista: "Speriamo si riesca a recuperare il corpo prima possibile, in maniera da sapere cosa sia successo realmente, o almeno farci un’idea su quello che è capitato. Grazie ai calciatori che ci hanno aiutato con le donazioni e a tutta la gente che ci ha fatto sentire il proprio sostegno. A Nantes era molto amato. Gli hanno reso un tributo indimenticabile".
Il ritrovamento di domenica
Il rottame dell'aereo era stato trovato domenica, come detto con un corpo umano visibile al suo interno. La scoperta è stata fatta dall'occhio di un robot sottomarino teleguidato a distanza dalla nave Ocean III, 40 chilometri al largo dell'isola di Guernsey, da un team di soccorritori della società privata olandese GEOxyz. La famiglia di Sala, quando le autorità britanniche e francesi avevano decretato la fine della perlustrazione aeronavale, avevano raccolto grazie a una sottoscrizione popolare 420mila euro per finanziare a loro spese la prosecuzione delle ricerche.