Curioso caso per il colombiano passato in Italia dall'Inter. La finale mette di fronte la sua attuale squadra e l'ex, con cui ha già giocato in stagione la competizione. E comunque vada la medaglia d'oro sarà sua
Che vinca il Barcellona o che vinca il Valencia per lui non fa differenza: la medaglia d'oro se la porterà a casa comunque, anzi… entrambe! Lo strano caso di Jeison Murillo andrà in scena in finale di Coppa del Re, dove il colombiano, col suo Barça, sfiderà la squadra che ne detiene il cartellino e che l'ha mandato in prestito in Catalogna: il Valencia. Novanta minuti giocati nella prima parte di stagione per i Blanquinegres e altri 180 con la casacca blaugrana, e stando alle regole della competizione tanto basta per considerarlo un vincitore per ognuna delle due squadre, o quantomeno per quella che riuscirà a trionfare nella finalissima del 25 maggio.
Il colombiano ex Inter, preso dal Barcellona a gennaio in prestito per volere di Valverde, ha un diritto di riscatto fissato a 25 milioni di euro, difficile da concretizzarsi visti gli zero minuti giocati in Liga e le sole due presenze, proprio in Coppa del Re, col Barcellona. Per il Clásico, sempre più vicino, contro il Real anche lui figura nell'elenco dei convocati, anche se difficilmente (salvo infortuni) vedrà il campo: poco male, "Re Jeison" può consolarsi con una coppa (la prima della sua carriera!) che è già nella propria bacheca personale.