L’attaccante giapponese, a 52 anni e alle soglie della 34^ stagione da professionista, non ha alcuna intenzione di fermarsi. Anzi: “La mia unica volontà è quella di giocare a calcio, possibilmente fino alla morte”
Una vita votata al calcio, quella di Kazuyoshi Miura, che sta per cominciare la sua 34^ stagione da giocatore professionista. Per questo motivo, l’Equipe ha intervistato l’attaccante giapponese che lo scorso febbraio ha compiuto 52 anni. “Quando morirò, vorrei che si dicesse che è morto il calciatore Kazuyoshi Miura, e non l'ex giocatore. Sarà il mio corpo a decidere quando sarà il momento, cioè quando mi renderò conto di non essere in grado di allenarmi. Ora però non riesco ad immaginare di dire addio a 50 mila persone in uno stadio” ha confessato il giapponese, che nella sua carriera ha toccato anche l’Italia, giocando un anno col Genoa. Nel suo paese è un vero e proprio idolo: è a lui infatti che si ispira il celebre personaggio di Oliver Hutton dell’anime Holly e Benji.
"Progetti per il futuro? Giocare"
Nonostante l’ultima stagione non gli abbia riservato molte soddisfazioni, Miura non ha intenzione assolutamente di ritirarsi. Gioca ormai da 13 anni nello Yokohama, club che milita nella seconda divisione giapponese. “Non desidero fare l'allenatore, il presidente o il dirigente, né tantomeno l'opinionista. La mia unica volontà è quella di continuare a giocare a calcio, possibilmente fino alla morte” ha concluso l’attaccante, più determinato che mai.