Il primo arbitro donna a fischiare in una finale Uefa: è l'ennesimo tabù infranto, all'indomani di un Mondiale femminile che ha finalmente conquistato i tifosi. Stephanie Frappart tra i protagonisti della Supercoppa Europea tra Liverpool e Chelsea
LE DONNE PRONTE AD ARBITRARE IN SERIE A. FOTO
Si va avanti verso il futuro anche così, con un fischietto in bocca. Per ribaltare antiche logiche maschili, e far tremare i presidi della storia. Una donna a decidere in un mondo di maschi è già di per sé una bella novità, ma nel mondo del calcio è molto- molto di più: è l'ennesimo tabù infranto, all'indomani di un Mondiale femminile che ha finalmente conquistato i tifosi, e un palcoscenico tutto suo. C'era anche lì, Stephanie Frappart, a fischiare durante la finale Stati Uniti-Olanda, con gli occhi del mondo addosso. Ma mai come nella notte di Istanbul.
Il primo arbitro donna a fischiare in una finale Uefa, la Supercoppa che il Liverpool ha vinto contro il Chelsea ai rigori, e lo sport che anticipa il cambiamento, che investe energie e scelte verso una parificazione purtroppo - ancora lontana. Una scelta made in Italy, fortemente voluta dal Designatore Uefa Roberto Rosetti, che ha voluto dare un segnale, certo, ma anche un premio meritato a un grande arbitro di livello internazionale che ormai ha debuttato anche in Ligue 1 e che nella sua terna ha l'italiana Manuela Nicolosi, assieme all'irlandese Michelle O'Neill, perfetta anche lei sotto i riflettori di una notte storica..
Insomma chi si diverte a raccontare che alle donne il fuorigioco andrebbe spiegato con la vecchia teoria del paio di scarpe dovrà ricredersi. E mettere in soffitta almeno finchè riesce preconcetti e stereotipi. D'altronde se i luoghi comuni fossero leggi, saprebbero anche che nessuno meglio delle donne, riesce a fare più cose contemporaneamente. Correre, pensare, valutare e decidere. Mantenere i nervi saldi, se serve. In ogni momento, dappertutto, anche … in mezzo a loro.