Copa Sudamericana, primo storico trionfo dell'Independiente del Valle

Calcio

Il primo successo della squadra dell'Ecuador è il trionfo della progettazione e della fiducia sui giovani, guidati da Miguel Ángel Ramírez Medina. L'allenatore spagnolo, che prima ha fatto crescere giovani promesse in Qatar, festeggia il suo primo titolo in panchina, senza aver mai giocato tra i professionisti

Dieci anni fa la prima promozione in Primera Division, ora l’Independiente del Valle alza al cielo la Copa Sudamericana, il primo trofeo della sua storia, superando in finale il Colon per 3 a 1. Una sfida interminabile, vista anche l’interruzione dovuta al nubifragio che si è abbattuto sullo stadio di Asunción. Dieci anni per cambiare le gerarchie dell’Ecuador e del Sudamerica. Perché proprio dieci anni fa la Liga Deportiva Universitaria de Quito alzava al cielo il trofeo, nell'anno in cui l’Independiente del Valle cominciava a far conoscere il proprio nome. Una crescita graduale che ha portato la squadra della città di Sangolquí nel 2016 a giocarsi la Copa Libertadores poi persa in finale contro l’Atletico Nacional. Dal 2014 è arrivato il cambio di politica con la decisione di puntare forte sui giovani, affidando il progetto a Miguel Ángel Ramírez Medina, una carriera dedicata a far crescere calciatori, senza mai aver giocato neanche una partita da professionista. Ben 9 giocatori dell’Independiente fanno oggi parte della spedizione dell’Ecuador ai Mondiali Under17, una strategia di autofinanziamento che prevede la crescita e la vendita dei giovani calciatori, ma che ha portato alla conquista del primo trofeo.

Un allenatore spagnolo giramondo 

Miguel Ángel Ramírez Medina è stato allenatore delle giovanili del Las Palmas e poi del Deportivo Alaves fino al2012, prima di dirigersi oltre seimila chilometri a est verso il Qatar. Lì ha iniziato ad allenare nella Aspire Academy, l’accademia sportiva creata con lo scopo di reclutare talenti e contribuire alla crescita del movimento calcistico del paese arabo in vista dei Mondiali del 2022. Per 4 anni, l’allenatore trentacinquenne originario delle Isole Canarie ha cresciuto giovani talenti provenienti dalla regione africana e non solo, poi il viaggio questa volta verso ovest in direzione dell’Ecuador. All’Independiente del Valle ha continuato il lavoro sui giovani, prima di essere promosso in prima squadra. Ora la sua definitiva consacrazione, il primo trofeo tra i professionisti, seguendo la propria filosofia.