Taison squalificato per un turno: aveva risposto ai cori razzisti

Calcio

Il capitano dello Shakhtar Donetsk è stato fermato per un turno dopo esser stato espulso per la reazione ai cori razziali. Multata anche la Dinamo Kiev, che dovrà giocare una gara a porte chiuse. Ma la FIFPro non ci sta: "Scelta incomprensibile"

Una reazione forte quella di Taison, ai cori razzisti che i tifosi della Dinamo Kiev gli avevano indirizzato, nella partita dello scorso 10 novembre. Il brasiliano aveva mostrato il dito medio e calciato lontano il pallone: un comportamento che l’arbitro aveva sanzionato con il cartellino rosso, con il capitano dello Shakhtar che era stato accompagnato fuori dal campo in lacrime dal compagno Dentinho. Il giudice sportivo ha squalificato Taison per una giornata. Naturalmente anche la Dinamo Kiev è stata colpita, sia con una sanzione pecuniaria da 18mila euro, sia con la chiusura dello stadio per la prossima partita, con la federazione calcistica ucraina che presterà una particolare attenzione al comportamento della tifoseria.

Il commento della FIFPro

La decisione di punire un comportamento di lotta al razzismo non è stata ben accolta dalla FIFPro, l’associazione mondiale dei calciatori, che in un comunicato ha preso una posizione ferma: "Siamo molto delusi dalla scelta della federcalcio ucraina di squalificare Taison per un turno. Non si riesce a comprendere la decisione di sanzionare una vittima di abusi razziali e gioca a favore di tutti coloro che continuano a comportarsi in maniera vergognosa".