
Distrutta l'auto del responsabile dell'area tecnica Fabio Moscelli. Era tornato in società nello scorso novembre. La presa di posizione del club, terzultimo nel girone H di Serie D: "Gesto intimidatorio e inaccettabile, se si dovessero verificare altri episodi di violenza di qualsiasi genere ritireremo la squadra dal campionato"
Una bomba carta danneggia gravemente l'auto di un dirigente e la squadra minaccia il ritiro dal campionato. Succede ad Andria, nel girone H di Serie D: la squadra di casa, la Fidelis, un glorioso passato in Serie B a cavallo tra gli anni '90 e l'inizio del nuovo millennio e fino all'estate 2018 a tra i professionisti, è terzultima in campionato dopo la sconfitta per 6-3 nel derby contro l'Audace Cerignola. Ai risultati che non arrivano sul campo e a una stagione al di sotto delle aspettative, però, il club pugliese ha dovuto sommare un grave episodio di cronaca che ha riguardato Fabio Moscelli, responsabile dell'area tecnica del club. Nel corso dell'allenamento di mercoledì 15 gennaio, infatti, l'auto del dirigente andriese è stata parzialmente distrutta da una bomba carta fatta esplodere a pochi metri di distanza dal campo. Un episodio definito "intimidatorio" dal club, che ha denunciato l'accaduto alle forze dell'ordine e preso posizione in un duro comunicato stampa.
"Pronti a ritirare la squadra dal campionato"
Una "giornata brutta per il calcio andriese" la definisce la nota diffusa dalla Fidelis Andria, che ha manifestato vicinanza al suo dirigente, ex attaccante del club biancoazzurro (protagonista del ritorno in Serie C nella stagione 2014/2015) e tornato ad Andria nello scorso novembre nei panni di dirigente. La Fidelis ha espresso la "consapevolezza di aver superato un limite che adesso non è più tollerabile. Una stagione può essere difficile non può mai trasformarsi in un campo di guerra". Quella del club è una posizione netta: "Se si dovessero verificare altri episodi di violenza di qualsiasi genere la società, oltre all’immediato disimpegno da parte di tutti i soci, potrà anche decidere di ritirare la squadra dal campionato". Parole seguite da un appello alla piazza: "A chi ha compiuto quel gesto vogliamo solo dire che non può esser annoverato tra i tifosi della Fidelis e speriamo che al più presto le forze dell’ordine arrivino a scoprirne l’autore. Ai veri tifosi della Fidelis ed in particolare ai gruppi organizzati, chiediamo di prendere subito le distanze da quanto accaduto e di aiutare le forze dell’ordine a risalire a chi ha compiuto il vigliacco gesto. La società sta lavorando alacremente per far si che vi sia la massima sicurezza per tutti i suoi tesserati e collaboratori".
