Arbitro donna aggredito a Meda da allenatore e tifoso di una squadra U15

Calcio
campo_calcio

Sabato pomeriggio in Brianza un'arbitra di 16 è stata strattonata e insultata dall'allenatore della squadra ospite e da un tifoso allontanatosi poi per l'intervento del padre di lei. Lo riporta oggi Il Giorno. È accaduto durante la partita Real Meda-Rivazzanese. Nicchi: "Così il calcio non ha futuro"

Un match di calcio dilettantistico femminile è terminato con un'aggressione all'arbitra, sabato pomeriggio, in Brianza, con la ragazza 16enne, che è stata strattonata e insultata dall'allenatore della squadra ospite e da un tifoso allontanatosi poi per l'intervento del padre di lei. Lo riporta oggi Il Giorno. È accaduto durante la partita Real Meda-Rivazzanese, con la prima squadra che ospitava la seconda, di Pavia, nel corso del campionato regionale Under 15 femminile. La 16enne non avrebbe riportato evidenti contusioni. Secondo quanto riportato dal quotidiano, l'arbitra, una 16enne di Cesate (Milano), ha convalidato un gol del Real proprio sul fischio di chiusura. È stato in quel momento che l'allenatore ospite, un uomo di 35 anni, residente a Voghera (Pavia) è entrato in campo e con foga ha cominciato a insultarla e strattonarla. La ragazzina, terrorizzata, ha cercato di ripararsi, mentre un secondo uomo, un genitore, avrebbe tentato a sua volta di avvicinarsi affermando di volerla picchiare. Quando però ha sentito il padre dell'arbitra chiamare i carabinieri, si sarebbe dileguato per i campi. Ora sarà la giustizia sportiva a prendere probabili provvedimenti, ma prima si dovrà attendere un referto medico (l'arbitra lì per lì ha rifiutato di recarsi al pronto soccorso) e la sua querela, che può essere sporta entro 90 giorni.

L'allenatore all'ANSA: "Volevo solo parlare"

"Non era assolutamente mia intenzione fare del male e neppure spaventare l'arbitro. Volevo solo richiamare la sua attenzione e chiederle spiegazioni per la sua decisione. Il mio errore è stato solo quello di metterle una mano su un braccio: avrei dovuto parlarle con le mani dietro la schiena". Lo ha detto all'ANSA Paolo Bottazzi, 35 anni, allenatore della under 15 femminile della Rivanazzanese, squadra del comune di Rivanazzano Terme (Pavia), in Oltrepo' Pavese, che sabato pomeriggio si è reso protagonista di una protesta aggressiva verso un'arbitra di 16 anni. 

Nicchi: "Così il calcio non ha futuro"

"Apprendo con tristezza e sconforto del fatto accaduto nella partita a Meda, dove dei tesserati hanno messo le mani addosso ad un'arbitra sedicenne". Marcello Nicchi, presidente dell'Associazione italiana arbitri commenta sempre all'ANSA l'ennesimo episodio di violenza subito da un direttore di gara. "Tutto questo avviene nel momento in cui è massimo l'impegno di Aia, Federazione e Leghe per debellare nel calcio razzismo e violenza, soprattutto contro le donne. Il tutto mi rattrista particolarmente nel momento in cui mi sto recando ad Aosta per l'ultimo saluto a Loris Lazzaro, il giovane arbitro che ha perso la vita per fare quello che era il sogno della sua vita. È ora di intervenire in modo duro perché altrimenti il calcio non avrà futuro"