Il portiere spagnolo ha discusso ai canali ufficiali del Porto, il suo ultimo club, della possibilità di tornare a giocare: "La cosa più importante è la salute, dopo l’infarto avevo paura di fare qualsiasi cosa. Solo i medici mi diranno ciò che posso fare"
Iker Casillas è stato ospite di "Porto in casa", rubrica del club portoghese in cui viene intervistato un personaggio legato alla squadra. Quasi un anno dopo l'infarto del 1° maggio 2019, lo spagnolo ha raccontato i cambiamenti che ha apportato nella sua vista, sottolineando che un eventuale ritorno in campo dipenderà soltanto da un parere medico: "Alcune cose sono cambiate, principalmente nella mia testa. Ho iniziato a dare più valore a tanti momenti. A volte noi calciatori non apprezziamo ciò che abbiamo e non pensiamo di poter rendere felici molte persone. Sul tornare a giocare bisogna essere realistici. La cosa più importante è la salute. Dopo l'attacco di cuore sono stato triste per circa un mese, perché avevo paura di fare qualsiasi cosa: camminare, dormire, un piccolo sforzo fisico. Ma ora sto bene, prendo anche dei farmaci e soltanto i medici mi diranno ciò che posso o non posso fare".
La candidatura alla RFEF
In ogni caso, sono comunque poche le possibilità che Casillas torni suoi propri passi e riprenda a giocare. Lo spagnolo infatti sembra già aver progettato il suo futuro: due mesi fa ha annunciato la propria candidatura per la presidenza della RFEF, la federcalcio di Spagna, in vista delle prossime elezioni.