Ibrahimovic, la sfuriata ai Galaxy dopo un ko: "Ci disse che aveva 300 milioni e un'isola"

LA GALAXY

João Pedro, ex compagno di Ibra ai tempi dei Los Angeles Galaxy, ha raccontato un aneddoto sullo svedese: "Perdemmo per 3-2 una partita contro lo Houston Dynamo a causa di un gol preso negli ultimi minuti. Zlatan ci distrusse, dicendoci di avere 300 milioni in banca e un'isola e che quindi non era in America per soldi"

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"Sono qui per fare la storia, non per i soldi". Si era presentato così alla MLS Zlatan Ibrahimovic, che sbarcò in America nella primavera del 2018. Una star, il nome giusto per far sì che il campionato suscitasse ancora più interesse. Sicuramente parole che non furono di circostanza quelle pronunciate dall'attaccante svedese, che con la maglia del Los Angeles Galaxy ha segnato 53 gol in 58 partite. Insomma, era andato lì per fare le cose sul serio, come raccontato ai microfoni di Record dal suo ex compagno João Pedro, centrocampista che ora gioca nel Tondela: "In una partita sul campo dello Houston Dynamo perdemmo per 3-2 per colpa di un gol preso negli ultimi minuti. Stavamo vincendo 1-0, poi eravamo andati sul 2-2. A fine partita Zlatan era arrabbiatissimo e ci ha distrutto". Il classe 1981, che lascerà gli Stati Uniti a fine anno per tornare al Milan, non usa mezzi termini: "Se siete venuti qui per andare in spiaggia e passeggiare per Hollywood ditemelo adesso - ci disse, ricorda il portoghese - Io ho 300 milioni nel mio conto in banca e possiedo un’isola, non ho bisogno di tutto questo". Chiarissimo. E guai a replicare: "La prima persona che parla la ammazzo, la ammazzo sul serio'”. Il suo discorso finisce più o meno così. 

"E' sempre il mio compleanno"

Che sia partita o allenamento a comandare è sempre Ibra: "Stavamo per cominciare una partitella e ci stavamo chiedendo chi dovesse dare il calcio d'inizio - ricorda João Pedro, che fu scelto dall'allenatore perché quello era il giorno del suo compleanno: "‘Ogni giorno è il mio compleanno, datemi il pallone", disse Zlatan. Ne seguì una grande risata, assicura il portoghese. Guai, d'altronde, ad arrabbiarsi.