L'ex interista ripercorre la sua carriera senza rimpianti: "Sarei potuto diventare come loro, semplicemente non ne avevo voglia. Mi sono goduto la vita, ma nonostante questo la mia carriera è stata meravigliosa". E sull'Inter di oggi: "Lautaro deve rimanere in Italia e Eriksen può diventare uno dei leader della squadra"
La sua carriera si è interrotta poco meno di un anno fa, quando di anni ne aveva 35 e di trofei nella sua bacheca ne erano entrati ben 23. Wesley Sneijder è stato un protagonista indiscusso del calcio europeo per almeno una decade, principalmente con le maglie di Ajax, Real Madrid, Inter e Galatasaray, prima di concludere il suo percorso prima a Nizza e poi in Qatar, con la maglia dell'Al-Gharafa. Il picco più alto è stato raggiunto senza dubbio nella stagione d'oro 2009-2010, quella del Triplete nerazzurro del Mondiale sudafricano, svanito per la sua Olanda nei tempi supplementari della finalissima contro la Spagna. Una carriera che, però, non ha lasciato nessun rimpianto nella mente del campione olandese, come lui stesso ha raccontato ai microfoni di Gianlucadimarzio.com: "Sarei potuto diventare come Messi o Cristiano Ronaldo, ma semplicemente non ne avevo voglia. Mi sono goduto la vita, magari a cena bevevo un bicchiere, mentre loro hanno sempre fatto tanti sacrifici, ma a me va bene così: la mia carriera è stata comunque strepitosa". Difficile contraddirlo, dopo aver conquistato una Champions League, un Mondiale per Club e 5 titoli nazionali in 4 diversi paesi.
"Lautaro deve restare all'Inter e Eriksen può essere il leader del futuro"
Inevitabile legare il nome di Wesley Sneijder a quello dell'Inter. L'ex numero 10 di nerazzurro all'epoca dei trionfi con Josè Mourinho, ha detto la sua riguardo la formazione attuale: "Lautaro è fortissimo e secondo me deve restare in Italia. Può diventare uno dei migliori al mondo, ma prima deve vincere qualcosa in nerazzurro. Penso che ci sia un momento per ogni cosa e se proprio decidesse di cambiare maglia, allora preferirei che andasse al Real Madrid". Il legame con l'Inter è fortissimo, altrettanto quello con la sua Olanda e con l'Ajax, club nel quale è cresciuto e dal quale proviene anche Christian Eriksen, chiamato oggi a raccogliere la sua eredità in nerazzurro: "Ha fatto bene sia in Olanda che al Tottenham. Ha tantissime qualità e per le sue caratteristiche può diventare sicuramente uno dei leader della squadra".
"Balotelli è fortissimo, può fare la differenza in ogni momento"
Chi è cresciuto al fianco di Wesley Sneijder è sicuramente Mario Balotelli, anche lui protagonista del Triplete nerazzurro, prima di incontrare nuovamente il trequartista olandese nella stagione 2017-2018 al Nizza. L'attaccante del Brescia, oggi ai ferri corti con il suo club dopo alcuni allenamenti saltati negli ultimi giorni, viene descritto così da Sneijder: "Fortissimo, non c'è nient'altro da dire. Poteva diventare uno degli attaccanti più forti d'Europa, ma ha fatto altre scelte. Non le condivido, ma ognuno è libero di comportarsi come meglio crede. Non so se quella di Brescia fosse la sua ultima possibilità, quello che so è che uno come lui può sempre fare la differenza".