Maradona operato d'urgenza nella notte per un ematoma cerebrale: intervento riuscito

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Alfredo Corallo

©Getty

Sospiro di sollievo per l'Argentina, Napoli e per tutto il mondo del calcio: l'intervento chirurgico cui il Pibe de Oro è stato sottoposto in una clinica di Buenos Aires per rimuovere un versamento di sangue causato da un ematoma cerebrale, è perfettamente riuscito. Luque, il medico che lo ha operato: "Diego ha reagito molto bene"

L'AMORE DEI TIFOSI FUORI DALL'OSPEDALE. LE FOTO

Non c'erano soltanto le elezioni americane a tenere con il fiato sospeso tutto il mondo in questa lunga notte di attese. Per l'Argentina, e Napoli, in particolare, sono state ore di apprensione per le condizioni di Diego Armando Maradona, operato al cervello nella Clínica Olivos di Buenos Aires per la rimozione di un versamento di sangue causato da un ematoma cerebrale: l'intervento è perfettamente riuscito, "Il gallo ha fatto l'uovo", per usare la storica frase che certificò l'acquisto del Pibe de Oro dopo la lunghissima trattativa tra l'allora presidente azzurro Corrado Ferlaino e il Barcellona nell'estate del 1984. Decisamente più breve la durata di questa operazione, cominciata intorno all'una di notte italiana (le 21 in Argentina): un'ora e venti minuti, come riferito da Leopoldo Luque, il luminare che è intervenuto sulla cabeza del Diez. "L'edema è stato rimosso con successo - ha spiegato Luque, che è anche medico personale del Pelusa - ha tollerato molto bene l'operazione, si è svegliato con una buona reattività. Rimane sotto osservazione, ha un piccolo drenaggio che gli toglieremo mercoledì. I tempi del ricovero? Dipenderà dalla sua evoluzione. Ma è iniziata molto bene". Lunedì l'allenatore del Gimnasia era stato ricoverato a La Plata per un check dopo aver accusato uno stato di spossatezza prima della sfida con il Patronato Parana, mentre riceveva un omaggio per i suoi 60 anni, compiuti il 30 ottobre. In quell'occasione, era apparso visibilmente debilitato, aveva difficoltà a muovere il braccio sinistro, costretto a ricevere aiuto per camminare. Così, nel pomeriggio (argentino) di martedì, la decisione del ricovero, inizialmente non d'urgenza, per capire meglio quale potesse essere la causa del problema (si era vociferato anche di una forte depressione). Dopo diversi controlli - che non avevano comunque evidenziato valori anomali - era stato stabilito di trasferirlo in aereo nella capitale, per l'intervento, certamente delicato ma non complicatissimo. Maradona è stato trasportato in ambulanza dall'ospedale "Ipensa" di La Plata alla clinica della capitale "scortato", letteralmente, da centinaia di tifosi, che lo hanno supportato e "assistito" - idealmente - dall'esterno della struttura (migliaia anche i messaggi di incoraggiamento sui social, compreso quello del Napoli). Al fianco di Dieguito, c'erano le tre figlie Dalma, Gianinna e Jana, e Veronica Ojeda, ex compagna del campione. Diego Junior, invece, è stato costantemente informato via telefono sull'evolversi della situazione, d'accordo con la scelta delle sorelle di impugnare la tutela legale del padre e, nello specifico, con la richiesta di inibire l'avvocato Matias Morla - che attualmente prende gran parte delle decisioni su di lui - da ogni tipo di controllo sulla vita di Maradona. O, meglio: sulle mille vite di Maradona

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Fuori dalla clinica va avanti, molto composta, la "veglia" dei tifosi del fuoriclasse argentino (Getty Images)
Fuori dalla clinica va avanti, molto composta, la "veglia" dei tifosi del fuoriclasse argentino (Getty Images)
- di daniele.caiola

Maradona è nelle mani di Leopoldo Luque, il suo medico personale.

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Come previsto, poco dopo l'una della notte italiana (le 21 a Buenos Aires) Diego è entrato in sala operatoria per la rimozione di un versamento di sangue nella parte sinistra del cervello causato da un ematoma cerebrale.
- di daniele.caiola
MARADONA È ENTRATO IN SALA OPERATORIA
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Ancora Ceci, aveva aggiunto: "Sará accaduto dopo l'assunzione dei suoi ansiolitici, che gli servono per dormire e che lo portano a degli scompensi. E poi ha sofferto molto la situazione mondiale legata al Covid".
- di daniele.caiola

Prima del trasferimento nella clinica della capitale, Stefano Ceci, manager di Maradona, aveva fatto chiarezza su quello che era accaduto al Pibe: "Diego era stato ricoverato perché non era in buone condizioni. Camminava a fatica, il colorito non era buono. Da li il ricovero in ospedale, dove gli è stata riscontrata anemia e disidratazione. Gli esami di approfondimento hanno evidenziato un coagulo dovuto ad una caduta". 
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Intanto, Dalma, la figlia maggiore di Maradona, è arrivata alla Clinica Olivos. Ci sono anche Jana e Gianinna, che hanno viaggiato con Diego sull'ambulanza che lo ha portato nella capitale dall'ospedale "Ipensa" di La Plata. 
- di daniele.caiola

Immancabile anche un pensiero al suo Napoli: "E poi, visto che non ce la faccio proprio a non parlare di pallone, vorrei che il mio Gimnasia, dopo novant'anni e più rivincesse il campionato. E se è vero che non c'è due senza tre, vorrei che un altro scudetto lo vincesse presto pure il Napoli".
- di daniele.caiola

In occasione del suo 60° compleanno, Maradona aveva "richiesto" un regalo decisamente speciale: "Vorrei che questa pandemia assassina se ne andasse via - le sue parole in una lettera pubblicata dal Corriere dello Sport - vorrei che lasciasse in pace tutti e soprattutto quei Paesi e quei popoli e quei bambini tanto poveri da non potersi neppure difendere. Vorrei che qui in Argentina come in tante, troppe, altre parti del mondo fossero sconfitti anche i virus della fame e della mancanza di lavoro che divorano la dignità delle persone". 
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Altri fedelissimi tifosi argentini all'esterno della Clinica Olivos, dove a breve Maradona sarà operato al cervello per un edema celebrale (Getty Images)
Altri fedelissimi tifosi argentini all'esterno della Clinica Olivos, dove a breve Maradona sarà operato al cervello per un edema celebrale (Getty Images)
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L'entrata principale della clinica (Getty Images)
L'entrata principale della clinica (Getty Images)
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Come riporta Tyc Sports, le autorità della Clinica Olivos hanno deciso di chiudere la stanza in cui si trova Maradona e hanno bloccato anche gli ascensori.
- di daniele.caiola
Diego Jr., il figlio di Maradona, che vive a Napoli, è stato contattato da Olé: "Sono vicino con il cuore alle mie sorelle - ha dichiarato - ho appena parlato con Gianinna e Jana. Sono a 15mila chilometri di distanza, seguo tutto con grande preoccupazione". 
- di daniele.caiola

Leopoldo Luque, il medico che opererà Maradona, è arrivato da circa un'ora in clinica. "Sarà un intervento di routine", ha rassicurato Luque. "Lui voleva lasciare l'ospedale subito, ma gli ho chiesto di aspettare". Dopo i controlli all'Ospedale "Ipensa" di Plata, la decisione dell'intervento e il trasferimento d'urgenza di Maradona nella capitale.
- di daniele.caiola

Ricapitolando: sono ore di angoscia in Argentina per le condizioni di Diego Armando Maradona, che intorno all'una italiana sarà operato al cervello alla Clínica Olivos di Buenos Aires per rimuovere un coagulo di sangue causato da un ematoma cerebrale, generatosi dopo una caduta nei giorni scorsi dell'allenatore del Gimnasia La Plata.
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Un tifoso prega, appoggiato al cancello della Clinica Olivos, indossando la maglia n° 60, come gli anni che Maradona ha compiuto lo scorso 30 ottobre (Getty Images)
Un tifoso prega, appoggiato al cancello della Clinica Olivos, indossando la maglia n° 60, come gli anni che Maradona ha compiuto lo scorso 30 ottobre (Getty Images)
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L'arrivo di Maradona, osannato da decine di tifosi all'esterno della clinica dove sarà operato (Getty Images)
L'arrivo di Maradona, osannato da decine di tifosi all'esterno della clinica dove sarà operato (Getty Images)
- di daniele.caiola

Maradona è appena arrivato in ambulanza alla Clinica Olivos di Buenos Aires.

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Giornalisti, fotografi e curiosi all'esterno della clinica, fuori dall'entrata riservata alle ambulanze (Getty Images)
Giornalisti, fotografi e curiosi all'esterno della clinica, fuori dall'entrata riservata alle ambulanze (Getty Images)
- di daniele.caiola

Come detto, i quattro figli di Maradona (Dalma, Gianina, Jana e Diego Jr.) hanno deciso di chiedere la tutela legale del padre e, in particolare, vogliono che l'avvocato Matias Morla - che attualmente prende gran parte delle decisioni su Maradona - smetta di avere questo tipo di controllo sulla vita di Diego.
- di daniele.caiola