E' quanto stabilito dalla Suprema Corte di Cassazione con un verdetto pubblicato l'11 marzo e discusso in udienza a porte chiuse lo scorso 20 ottobre. Ora la Commissione regionale della Campania dovrà valutare, nell'interesse degli eredi, se ci sono pendenze non condonabili
Sì al condono fiscale per Diego Armando Maradona, scomparso lo scorso 25 novembre. La ha stabilito la Suprema Corte di Cassazione con un verdetto pubblicato nella giornata di giovedì 11 marzo e discusso in udienza a porte chiuse lo scorso 20 ottobre. L'udienza si è dunque tenuta un mese prima della morte del Pibe de Oro, con la sezione tributaria della Cassazione che ha così accolto il ricorso
presentato nel 2014 dall'argentino, disponendo un nuovo esame della controversia fiscale.
Cosa ha sabilito la Commissione: il verdetto
La Cassazione ha stabilito che Maradona ha diritto al condono concesso al Napoli Calcio e convalidato dalla Commissione tributaria centrale di Napoli nel 2013.
Cosa comporta la decisione della Cassazione?
Alla luce di questa decisione si potrà chiudere gran parte del contenzioso fiscale, il cui valore si attesta attorno ai 40 milioni di euro. Adesso la Commissione regionale della Campania dovrà valutare, nell'interesse degli eredi, se ci sono pendenze non condonabili.